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Certosa di San Lorenzo a Padula

CERTOSA DI SAN LORENZO

PADULA, SALERNO

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CERTOSA DI SAN LORENZO
Visitare luoghi d'arte > Chiese, Chiostri, Abbazie

CERTOSA DI SAN LORENZO, PADULA, SALERNO

Per iscritti FAI riduzione del 20% per  il biglietto integrato che comprende i 3 musei Civici di Padula e la Certosa di San Lorenzo, 8 euro invece che 10 euro.

DESCRIZIONE DELL'ENTE

La costruzione della certosa, uno dei monasteri più grandi d’europa con una superficie totale che supera i 50.000 metri quadri, è promossa e finanziata a partire dal 1306 da Tommaso Sanseverino, conte di Marsico, sul nucleo originario di una grància antica – una struttura con funzione di azienda agricola, in genere collegata alle abbazie benedettine – acquistata dall’abbazia di Montevergine già dedicata a san Lorenzo. La costruzione del complesso segue lo schema consolidato dell’ordine fondato nel 1084 da san brunone di colonia, in Francia, basato sulla netta distinzione di due grandi aree funzionali: casa bassa [domus inferior] che comprendeva i luoghi di lavoro – depositi, granai, stalle, lavanderie  e la casa alta [domus superior], nettamente separata dalla prima, zona di residenza dei padri, regno del silenzio, della meditazione e della clausura. il parco recintato, l’orto comune del complesso di oltre 20 ettari, è coltivato a vite e cereali, con siepi e alberi da frutto e slarghi circolari delimitati da felci, allori e cipressi.

COSA SI PUO' VISITARE

La corte esterna è costituita da un grande cortile rettangolare intorno al quale erano ospitate buona parte delle attività produttive. Il chiostro della Foresteria, tardomanierista, è composto da un portico con fontana al centro e da un loggiato dal quale si eleva la torre dell'orologio. La loggia è ornata con pitture seicentesche. La Chiesa è decorata con stucchi dorati di gusto settecentesco che vanno a sovrapporsi ad una struttura sicuramente trecentesca. Accanto alla serie di suggestive cappelle laterali, si trovano la Sala del Capitolo, ricca di stucchi settecenteschi, e la Cappella dei Tesoro, che costituiva una sorta di cassaforte dove probabilmente veniva custodito e protetto il ricchissimo arredo della chiesa. La cucina era probabilmente un refettorio riadattato. Affreschi un po' offuscati dal tempo e dai fumi della cucina decorano la volta a botte.Il refettorio è una sala costruita nei primi decenni dei XVIII sec. di forma rettangolare. Il chiostro dei procuratori, è composto da un portico al piano terra e da un corridoio finestrato al piano superiore: qui erano gli alloggi dei procuratori, mentre in basso era situato il refettorio dei monaci conversi.La Biblioteca, un vasto ambiente che conserva il pavimento maiolicato e le decorazioni del soffitto, custodiva decine di migliaia tra libri, codici miniati, manoscritti, di cui in Certosa resta oggi solo una piccolissima parte, circa duemila volumi. Varcata la soglia, ci si trova di fronte alla scala elicoidale che conduce dolcemente all'antisala della biblioteca.

Il chiostro grande, con i suoi quasi quindicimila metri quadrati di superficie, risulta essere tra i maggiori in Europa: si sviluppa su due livelli ed al centro è collocata una bella fontana a forma di coppa, realizzata in pietra e datata al 1640. Lo scalone ellittico unisce i due livelli dei chiostro grande.La Certosa di San Lorenzo accoglie, in alcune delle suggestive celle monacali, la collezione di arte contemporanea, raccolta nel triennio 2002-2004, grazie alle tre edizioni della rassegna internazionale "Le Opere e i Giorni", ideata e curata da Achille Bonito Oliva. La triennale ha visto la partecipazione di artisti di fama internazionale e la realizzazione di opere ispirate ai seguenti temi: il Verbo, il Precetto e la Vanitas.

 

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CERTOSA DI SAN LORENZO
Dichiarata patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1998,la Certosa di San Lorenzo a Padula fu fondata nel 1306 da Tommaso Sanseverino,conte di Marsico, per rinsaldare il vincolo tra gli Angioini e il signore del Vallo di Diano.Con i suoi complessivi 51.500 mq è la certosa più estesa d'Italia e tra le maggiori d'Europa. Netta è la separazione tra la parte bassa(destinata a contatti sociali,a attività amministrative e agricole)e quella alta(dedicata a clausura e a vita ascetica dei Padri).Venne soppressa nel 1866.Nel corso di 5 secoli i lavori di ampliamento e ammodernamento non furono mai interrotti,come testimoniano i diversi stili artistici che caratterizzano il sito,conferendone maestosità e suggestione, nonostante il saccheggio subito nel 1806 dai soldati napoleonici. Dichiarata Monumento Nazionale nel 1882 fu successivamente adibita a varie funzioni: carcere,orfanotrofio,caserma,scuola e campo di concentramento durante le 2 guerre mondiali
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