INTERVENTO SOSPESO IN ATTESA DI SVILUPPI CHIARI SUL FUTURO DEL CASTELLO E LA SUA FRUIZIONE PUBBLICA
Il Castello si trova a 30 km da Firenze. Fu riprogettato tra il 1853 e il 1889, dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes D’Aragona che rese il castello – con le sue 13 sale monumentali ispirate all’arte indiana e moresca - il più importante esempio di architettura orientalista senza pari in Italia, e con pochi confronti anche a livello internazionale. Nell’enorme parco di 190 ettari si trova una grande quantità di specie arboree esotiche, come sequoie e altre resinose americane, di cui poche sono sopravvissute. Il suo arredamento architettonico fu realizzato con fantasiosi elementi in stile arabeggiante quali un ponte, una grotta artificiale, vasche, fontane e altre creazioni decorative in cotto.
Trasformato in hotel di lusso con 140 stanze, dopo una serie di vicissitudini e di aste giudiziarie mai aggiudicate, tra 2015 e 2017, il bene tornò alla Sammezzano Castle srl, che lo aveva acquistato nel 1999 per farne un resort.
Ormai privo di tutti i suoi arredi storici, il Castello si trova in stato di degrado, nonché privo prospettive. Questa circostanza impedisce l’assegnazione dei contributi Luoghi del Cuore che vengono erogati a enti non profit a fronte di progetti di tutela, valorizzazione e fruizione.
Tenuta di caccia in epoca medicea, nella seconda metà dell'Ottocento il Castello fu completamente riprogettato in stile orientalista dal suo eclettico proprietario, il marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes. Edificio senza pari in Italia, Sammezzano è una rievocazione di capolavori architettonici di arte moresca, con 13 sale monumentali e un parco con numerose specie arboree. Trasformato in hotel di lusso, nel 1999 il complesso venne acquistato da una società che intendeva farne un resort. Il progetto si è arenato per problemi economici, portando al susseguirsi di quattro aste giudiziarie. Le condizioni del Castello, ormai privo di tutti i suoi arredi storici, sono progressivamente peggiorate. Due appassionati Comitati locali da tempo sono attivi a favore del Bene e lavorano per tenere alta l'attenzione nei suoi confronti. Nel dicembre 2019 il Castello di Sammezzano è stato inserito tra i finalisti dei "7 most endangered", programma sul patrimonio europeo in pericolo promosso dall’Associazione Europa Nostra.