Il Castello – Palazzo Ducale di Marigliano
A ridosso delle mura, a nord - est dell’antica Marilianum, nel periodo normanno, sorge, a difesa e controllo del centro abitato, la prima fortezza di Marigliano.
Come testimoniato dalle fonti storiche, e secondo lo storico di Meo, esisteva già nel 1134 quando apparteneva al normanno Roberto di Medania, conte di Acerra.
Al castello vi si accede da oriente, attraverso un primo ponte in muratura, e tramite un grande portone. All’edificio centrale, il cui ingresso è rivolto ad est, vi si accede tramite un monumentale scalone realizzato nella trasformazione settecentesca in sostituzione del ponte mobile, in tavole di legno.
Lo storico Iasmilla riporta che, una notte, compresa tra il 26 ed il 30 ottobre del 1254 il re Manfredi ed il conte di Acerra, Tommaso II, fuggirono da Acerra e, dopo aver pernottato nel castello di Marigliano, proseguirono per Nusco.
Nel 1294 Marigliano e Acerra furono concesse da Carlo II d’Angiò al figlio Filippo, principe di Taranto.
All’inizio del XV secolo, il castello fu concesso dal re Ladislao di Durazzo ad Annecchino Mormile che, ribellatosi a Giovanna II, fu assediato nel 1421 da Braccio da Montone.
Nel 1479 Ferdinando I d’Aragona vendette il possedimento di Marigliano, con il castello e i casali al regio consigliere Alberico Carafa (†1501), che nel 1482 ottenne il titolo di conte di Marigliano. Con lui la Terra di Marigliano visse una florida rinascenza e un periodo di pace e tranquillità. Avviò la ristrutturazione del castello, ricostruì la chiesa matrice, che nel 1494 fece elevare a Collegiata da papa Alessandro VI. Diede inizio alla costruzione del Convento di San Vito con la ricostruzione dell’antica chiesa.
Successivamente, nel 1532, il castello passò a Geronimo Montenegro che nel 1578 ottenne dall’imperatore Filippo II il titolo di marchese; poi a Cesare Zattera che nel 1633 lo vendette, insieme ai casali, a Giulio Mastrilli (1576† 1652), il quale ottenne nel 1644 il titolo di duca di Marigliano.
Il castello di Marigliano divenne così, a partire dalla prima metà del XVII secolo, residenza privilegiata dei Duchi Mastrilli.
Prima di assumere l’aspetto attuale, la struttura fu interessata da imponenti lavori di ristrutturazione che iniziarono nel 1728 quando, furono aggiunte le logge porticate su tre lati della facciata e l’intero secondo piano.
Nel 1751, il castello fu ulteriormente interessato da imponenti lavori fatti eseguire dal duca Mario, con suo progetto e direzione.
Un Giulio Mastrilli fu il primo proprietario e un Giulio Mastrilli ne fu l’ultimo, questi morì nel 1915. Alla morte di sua moglie, la duchessa Vittoria Doria d’Angri, avvenuta il 20 gennaio 1927, ne entrarono in possesso gli eredi, i quali, dopo una tormentata lite giudiziaria terminata nel 1928, decisero di venderlo. Così, il 27 marzo 1935, fu acquistato dalla Provincia napoletana della Congregazione delle Figlie della Carità di san Vincenzo de’ Paoli, che tutt’oggi ne è proprietaria.