Situato a corona di un rilievo roccioso, gia' questo di per se' una rarita' nella zona della piana di Lucca, nella frazione Castello di Nozzano, ancora oggi si erge un borgo fortificato, da taluni attribuito alla contessa Matilde di Canossa, anche se non abbiamo documenti che lo confermino ma e' certo che la Grancontessa e' stata di frequente in questa zona, dalla quale peraltro proveniva la sua Famiglia con il padre Bonifacio, longobardo, quando si recava a Lucca a conferire con il Vescovo Alessandro III, ecclesiastico della Famiglia dei Canossa oppure transitava in viaggio verso Roma per incontrare il Papa Gregorio VII. Di questo borgo si hanno notizie sin dal IX secolo, fortificato dai Lucchesi, ossia da Castruccio Castracani, Signore di Lucca, che lo volle e realizzo' cosi' come oggi lo si vede ancora, circa il 1320, per difendere il territorio dall'attacco pisano: difatti, sulla sponda opposta del fiume, sorge la corrispondente fortificazione pisana, la Rocca di Ripafratta con le sue torri di avvistamento. Il Castello fu attaccato e distrutto varie volte nel corso del XII e XIII secolo: su una lapide posta all'interno della porta di accesso si legge la data 1395 come anno in cui fu ricostruito l'ultima volta. Il Castello è formato da un circuito murario ellittico munito di torri e con una unica porta di accesso, con al centro una costruzione di forma poligonale, la Rocca, con alte mura merlate e con le sue torri di avvistamento. Faceva parte del grande sistema di comunicazione realizzato dalla Repubblica di Lucca nel tardo 1500 e chiamato l'Occhio di Lucca.