BASILICA DI SANTA MARIA DELLA SANITÀ 

NAPOLI

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BASILICA DI SANTA MARIA DELLA SANITÀ 
Sorge nel popolare Rione Sanità ed è nota con il nome di San Vincenzo detto 'o Munacone. Fu eretta su disegno di Fra' Giuseppe Nuvolo nel 1602-1613, sul sito delle catacombe di San Gaudioso. Il chiostro a pianta ellittica oggi è irrimediabilmente distrutto da uno dei piloni del ponte di santa Teresa degli Scalzi. La facciata, con decorazioni in stucco degli inizi del Settecento, è affiancata da un alto campanile costruito tra 1612 e 1614 (l'orologio in maiolica è settecentesco). Esternamente colpisce la bella cupola rivestita di maioliche gialle e verdi. La pianta è a croce greca con presbiterio rialzato, espediente questo ideato da Fra' Nuvolo per inglobare la preesitente basilica paleocristiana, permettendo quindi l'ingresso diretto alla catacomba. Ai lati dell'ingresso ci sono due acquasantiere a muro, in marmi policromi. La prima cappella a destra è dedicata a San Nicola, raffigurato nella pala d'altare in gloria tra il beato Ceslao di Cracovia e San Luigi Bertrando. Sulla parete destra della cappella è stato collocato, l'affresco con la Madonna della Sanità, proveniente dalla cripta. La seconda cappella è intitolata a San Pietro martire, la terza a destra, è dedicata a San Vincenzo Ferreri, sacerdote domenicano spagnolo, rappresentato nel dipinto di Luca Giordano mentre predica alla folla. La quarta cappella a destra, dedicata alla Madonna del Rosario, troviamo la grande pala di Giovan Bernardino Azzolino (1612), racchiusa in una cona di legno intagliato e dorato: il dipinto, nella parte centrale, raffigura la Madonna del Rosario e Santi. Nella quinta a destra, consacrata a Santa Caterina d'Alessandria, il dipinto con lo Sposalizio Mistico di Santa Caterina è opera di Andrea Vaccaro. Ancora del Vaccaro nella cappella successiva è la Santa Caterina da Siena che riceve le stimmate, realizzata nel 1659 come la precedente tela. La settima cappella a destra è dedicata alla Madonna del Buonconsiglio, raffigurata in un dipinto ottocentesco. Da poco vi è stata ricollocata la tela di Luca Giordano con i Santi Pio V e Alberto Magno, databile al 1672. Una bella scala a tenaglia, conduce alla parte presbiteriale dominata dall'altare maggiore, in marmi policromi, della seconda metà del Settecento. Al di sotto del presbiterio si apre l'ingresso alla basilica paleocristiana. La cappella dedicata al SS. Crocifisso ha sull'altare di sinistra il dipinto di Luca Giordano con L'estasi della Maddalena (1671-72) e ai lati Santa Marta e San Lazzaro. Nella cappella vicina, intitolata a San Tommaso d'Aquino, c'è il dipinto raffigurante San Tommaso che riceve il cingono della castità datato 1652, di Pacecco De Rosa.
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