La basilica di Sant'Andrea, situata nel centro di Vercelli, accanto al Polo Universitario del Piemonte Orientale, è uno dei monumenti più importanti e conosciuti della città. Fu fondata nel 1219 e completata nel 1227. Si tratta di un esempio precoce di architettura gotica italiana, ispirato a modelli cistercensi, in essa si fondono in modo paradigmatico la tradizione romanica ed i nuovi influssi del gotico europeo.
La Basilica venne realizzata per volere del cardinale vercellese Guala Bicchieri (metà secolo XII - 1227), legato di papa Innocenzo III presso la corte inglese. Quando il vescovo rientrò in patria dalla sua missione, il giovane re Enrico III d’Inghilterra gli donò la chiesa di St. Andrew's a Chesterton, vicino a Cambridge, con tutte le sue rendite, come segno di gratitudine per l’attività svolta. Con le rendite delle terre inglesi, Guala Bicchieri finanziò la costruzione della basilica vercellese.
La facciata della basilica si lascia ammirare per il suo equilibrio cromatico, ottenuto grazie all'impiego di pietra verde di Pralungo, di bionda calcarenite del Monferrato e di serpentino di Oria in Valsolda. A tali sfumature di colore si contrappone il rosso del cotto ed il bianco dell'intonaco nella parte alta dei due campanili gemelli che incorniciano la facciata, mentre la forma della facciata mostra il debito stilistico della basilica verso l'architettura romanica di area lombardo-emiliana. L'autore dei due gruppi scultorei visibili sulla facciata è forse individuabile in Benedetto Antelami o, più verosimilmente, in maestri seguaci dell'Antelami, provenienti dal cantiere del battistero di Parma. Una schietta impronta gotica caratterizza l'interno della basilica, con le sue tre navate, il transetto, l'alto tiburio ed il coro. Gli ultimi interventi di restauro risalgono a metà degli anni Novanta, altri si sono resi necessari in questi anni.
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