ARSENALE FRANCESCO GIUSEPPE I DI VERONA

ARSENALE FRANCESCO GIUSEPPE I DI VERONA

VERONA

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ARSENALE FRANCESCO GIUSEPPE I DI VERONA
L'arsenale Franz Josef I, in italiano arsenale Francesco Giuseppe I, è l'arsenale austriaco di Verona. I primi studi preliminari e l'elaborazione del progetto, voluto dal feldmaresciallo Josef Radetzky, si sono tenuti dal 1852 al 1854 con la scelta del progetto esecutivo del maggiore (poi tenente colonnello) Conrad Petrasch, direttore della Genie Direction di Verona sino al 1856. Nel 1854 iniziò la costruzione dell'arsenale, concluso nel 1861 secondo il progetto ridotto del 1857. L'arsenale è composto da nove edifici in un insieme spaziale racchiuso dal recinto difensivo, originariamente a tracciato rettangolare di 392 m per 176 m, per un totale di 6,90. Una strada rettilinea lo collegava, a sud, al ponte di Castelvecchio, e a nord alla strada postale per Trento. Lo spazio interno era pianificato come una parte di città, con strade, piazzali, corti, ed edifici a padiglione, stilisticamente omogenei ma tra loro distinti per le diverse dimensioni e articolazioni volumetriche. Al centro del lato meridionale del muro di cinta è inserito l'edificio destinato alle attività direttive (Padiglione del Comando). Gli altri otto edifici (magazzini, laboratori e uffici), sono disposti in modo da formare tre grandi isolati a corte, originariamente chiusi, per separare gli spazi destinati ai laboratori (fabbri, carpentieri, sellai), riuniti nella corte centrale, dai magazzini e dalle scuderie, che si affacciano sulle due corti laterali. Nell'architettura dell'arsenale la cultura romantica si rivelava nel multiforme rapporto figurativo, pittorico, con il paesaggio circostante. La sua architettura stabiliva un armonico equilibrio tra gli elementi naturali dominanti, l'ansa dell'Adige, la campagna coltivata a orti e frutteti, le retrostanti colline, e i monumenti del Medioevo veronese, la basilica di San Zeno a ovest, Castelvecchio con il ponte scaligero a meridione, la cinta turrita collinare ad oriente. Oggi l’arsenale si trova inserito nel centro di Verona nel quartiere di Borgo Trento, sviluppatosi a partire dalla fine dell’800 in signorili palazzi, ville e villini per l’alta borghesia cittadina, sull’area che anticamente era denominata della Campagnola. Dopo l'unificazione dell´Italia l'arsenale fu abbandonato, anche se l'Esercito ne mantenne la proprietà fino al 1996. Oggi, di proprietà del Comune di Verona, si presenta in preoccupanti condizioni di degrado. Attualmente il Padiglione del Comando e un edificio della corte orientale sono in parte utilizzati per mostre periodiche. Un edificio della corte occidentale è stato assegnato ai Vigili urbani. I capannoni della parte orientale sono utilizzati come parcheggio. Recentemente, sono stato eseguiti lavori di manutenzione per la provvisoria riparazione delle coperture crollate. I cittadini chiedono da anni che venga attuato al più presto un recupero complessivo e una rifunzionalizzazione come polo culturale. Nel 2012 un’associazione di imprese aveva presentato al Comune un’ipotesi di recupero con funzioni miste, che prevedeva in parte una concessione a privati di 99 anni. Le opposizioni al progetto e la contestuale richiesta di far prevalere l’interesse pubblico del complesso ha portato, pare, al suo decadimento, ma il futuro dell’Arsenale resta tutto da determinare. Recentemente, durante gli scavi per i lavori al nuovo parcheggio interrato, sono emersi i resti di un mulino di epoca romana che testimoniano come l’area, al di fuori del tracciato viario romano, fosse abitata sin da tempi remoti.
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