La contrada della Gazzena é certamente una delle aree più interessanti dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, rappresentando un'oasi incontaminata nonostante sia inserita in un contesto altamente antropizzato. Non a caso il nome Gazzena deriva dal termine medioevale gazum che significa selva.
Incamminandosi lungo il sentiero ci si dirige attraverso una tipica stradella di campagna (rasula) verso un magazzino (malazzene) sull'altura, che porta dopo circa 500mt su un'altra rasula, lunghissima, più larga per il passaggio dei carri e discretamente conservata, con a lato un caratteristico canale di irrigazione (saia). Percorrendola fino in fondo troveremo un edificio in rovina che accoglie un pozzo ed i resti di un macchinario a vapore (dall'aspetto di una vecchia locomotiva) che serviva al sollevamento dell'acqua destinata ad irrigare l'agrumeto e gli orti situati in tutta la proprietà: essendo oggi tutta l'area coltivabile in completo abbandono, sarà possibile osservare le varie fasi della ricostituzione della originaria macchia mediterranea. Superato il pozzo ci si affaccia su un primo gradino della Timpa della Gazzena: qui il terreno presenta due scarpate di faglia parallele che creano altrettanti ripiani degradanti. Percorrendo le rasule prima verso nord e poi verso est-sudest, si raggiunge la scarpata con un ampio terrazzamento che si affaccia sul mare sottostante, malgrado dei resti di mura a secco in alcune parti ne impediscono la vista. Risalendo verso nord, si incontra un piccolo bosco di roverella e subito dopo la Casazza, oggi restaurata e abitata da privati, che separa il sentiero della Gazzena da quello di Acquegrandi. Ritornando verso sudovest, si incontrano i resti di quella che un tempo era la maestosa Villa Calanna, con i suoi palmenti, cantine e malazzeni sotto e gli ampi saloni con i tetti a volta affrescati al piano superiore. Oggi purtroppo tutto è in rovina. Ritornando verso sudest, si esce dal sentiero con un'aria di soddisfazione sul volto per le meraviglie della natura di cui si è goduto, pur restando a pochi minuti dal centro abitato di Acireale.
Il Sentiero della Gazzena è il primo, arrivando da sud, dei sentieri della Riserva Naturale Orientata della Timpa di Acireale, un oasi ambientalistica che deve restare fruibile da tutti per le bellezze ambientali che ci offre e per la storia che ci racconta, anche e soprattutto per il suo legame geologico con il vulcano Etna sovrastante.