Dopo aver approfondito nel 2021 il concetto di Ambiente come «tutto ciò che ci circonda» – intreccio indissolubile di natura e di storia di cui siamo protagonisti e responsabili – e riflettuto, durante lo scorso anno scolastico, sul futuro del Paesaggio, opera collettiva delle generazioni passate e presenti che in esso hanno definito il loro rapporto con la natura e che oggi è investito dalla minaccia della crisi ambientale e dalla scommessa della transizione ecologica, il FAI, a chiusura di una trilogia ideale, dedica il programma educativo 2023/24 all’attività che più ha inciso sulla forma del paesaggio italiano, ancora sostanzialmente rurale: l’Agricoltura.
L’Italia è un Paese di campi, boschi e pascoli, e l’agricoltura, che ne ha modellato il profilo nel corso dei secoli, è ancora oggi lo strumento migliore per prendersene cura. Un paesaggio coltivato, infatti, è un paesaggio presidiato, tutelato e manutenuto, che conserva identità e vitalità, e che oggi può offrire straordinari benefici alla nostra salute e a quella dell’ambiente.