Piacere estetico, curiosità scientifica e passione giardiniera dei vecchi proprietari ci consentono oggi di fruire di un importante patrimonio botanico, con grandi alberature tra cui spiccano Cipressi, Palmizi e molti esemplari di Canfore.
Sulle terrazze, aiuole fiorite e agrumi testimoniano passate coltivazioni con piante esotiche, siepi formali di bosso e prati, a cui si aggiunge lo spettacolare sistema di pergolati a tunnel caratterizzati da una importante collezione di Glicini.
L’ultimo livello dei terrazzamenti è occupato dalla grande serra e dal cortile delle vasiere. Da qui un bosco fresco, ormai troppo infittito e colonizzato da specie infestanti, occupa la conca naturale che scende verso il mare fino al termine della proprietà.
Tra gli interventi sicuramente più importanti del progetto vi sono quelli relativi al restauro, alla riqualificazione e alla manutenzione straordinaria della componente vegetale del Parco, nonché del disegno del giardino nel suo complesso, quali sistemazione di scarpate e muri di contenimento, sistemazione di pavimentazioni drenanti e cordoli di viali e rondò, recupero di vaserie e recupero ed efficientamento energetico delle strutture atte a preservare le collezioni botaniche come la serra e l’ombrario.
Gli interventi di riqualificazione botanica sono volti principalmente a contrastare il tendenziale impoverimento delle specie botaniche, preservando e valorizzando gli elementi caratteristici del sito prima che se ne perda traccia, per adeguare il Bene agli standard di sicurezza e di rappresentatività che il FAI persegue.