Oggi risulta evidente la condizione di degrado in cui versa il Parco, sia nella parte botanica che in quella architettonica.

I viali interni in molte parti privi delle necessarie protezioni, la condizione di instabilità strutturale di molti muri di contenimento, il deterioramento di elementi di pregio come il pergolato e il belvedere a esedra, il dissesto di scale e rampe rendono la percorribilità del Giardino impossibile per il pubblico, e a rischio di perdita.

La serra, il semenzaio e l’ombrario versano in condizioni di avanzato degrado.

Il progetto di restauro delle componenti architettoniche e monumentali presenti nel Parco prevede il restauro di pergolati e scale localizzate lungo i percorsi con sostituzioni mirate dei soli elementi maggiormente ammalorati e integrazioni puntuali dove possibile.

Particolare attenzione è posta al restauro e recupero statico del lungo ed articolato pergolato a “pompeiana” ricoperto di glicine.

È di grande importanza recuperare la consistenza materiale del manufatto architettonico di pregio ma anche gestire il cambiamento della materia nel tempo: in un contesto in cui componente vegetale e architettonica si compenetrano, l’intervento salvaguarda entrambi gli elementi, consentendo una migliore gestione e manutenzione di entrambe.​