"Il giardino possibile: semi per il giardino e per il mondo di domani" è stato il tema al centro della edizione autunnale della Tre Giorni per il Giardino, che si è svolta da venerdì 18 a domenica 20 ottobre 2024.
L’ambiente che ci circonda, naturale o coltivato, è comunque condizionato dalla mano dell’Uomo, nel bene e nel male: preso atto di ciò sta a noi governare la creazione, la ricreazione, la conservazione e la gestione di ambienti naturali che possono svolgere preziosissime funzioni di riequilibrio climatico ed ecologico.
In un bosco o in un campo coltivato, sul balcone o in un giardino storico come quelli gestiti dal FAI. Nella scelta delle piante “giuste” da seminare e coltivare e nelle pratiche di rinaturalizzazione o rewilding c’è l’opportunità concreta di favorire il recupero o la riconversione di spazi non curati, abbandonati o degradati, ma che possono esprimere una ricca biodiversità con significativo beneficio per l’ambiente e per tutti noi che lo abitiamo.
Sono stati oltre cento gli espositori provenienti da tutta Italia, altamente specializzati, che hanno proposto piante e idee per il giardino, mostrando e suggerendo, accanto alle soluzioni tradizionali, nuove possibilità e pratiche originali che favorissero non solo la bellezza, ma anche e sempre più la sostenibilità nella cura del verde; anche alla piccola scala di un giardino privato e perfino del balcone di casa.
Tutti possiamo contribuire alla salute del Pianeta mitigando gli impatti della crisi ambientale e adattandoci ai suoi effetti con le scelte e i comportamenti “giusti”.
Appassionare un pubblico sempre più ampio alla cultura del giardinaggio, alla cura del verde e alla conoscenza di piante, fiori, frutti e – specialmente quest’anno – semi.
Promuovere una cultura della natura che si traduca in abitudini virtuose, gesti e comportamenti concreti volti alla cura dell’ambiente, già a partire dal verde di casa.
E non solo in giardino, conservare semi ed ecosistemi efficienti significa garantire la biodiversità e la libera espressione della natura: nel seme e nel suo patrimonio genetico sono conservate infatti nuove e preziose informazioni qualitative che attendono di essere messe in luce per garantire la sopravvivenza di molte specie vegetali e l’adattamento al cambiamento climatico.
Durante la manifestazione è stato possibile acquisire conoscenze teoriche e pratiche per “fare la propria parte” e contribuire a tutelare e valorizzare la biodiversità iniziando dal proprio giardino, dall’orto o, semplicemente, dal vaso sul davanzale della finestra.
Tutto questo è stato approfondito attraverso un ricco e nutrito programma di dimostrazioni tecniche, laboratori, conferenze e incontri, tenuti da esperti del settore.
È stata un’opportunità per stare all’aria aperta, immersi nel parco romantico all’inglese del castello, alla scoperta di specie botaniche insolite e curiose e alla ricerca della varietà più adatta alle proprie esigenze e ai propri gusti, con la possibilità di confrontarsi vis-à-vis con vivaisti e produttori qualificati.
L’evento è stato arricchito da laboratori e attività per i bambini e adulti; chi vorrà potrà acquistare e gustare delizie alimentari piemontesi nell’area food.
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis