Da venerdì 21 a domenica 23 ottobre 2022 dalle 10.00 alle 18.00 torna al Castello e Parco di Masino, Bene del FAI a Caravino (TO), la storica mostra e mercato “Tre giorni per il giardino”, tra i più prestigiosi, rinomati e attesi appuntamenti annuali dedicati al florovivaismo in Italia.
Oltre cento vivaisti, provenienti da tutta la Penisola e anche dalla Francia – scelti in collaborazione con l’Accademia Piemontese del Giardino in base al riconosciuto lavoro di ricerca, selezione, autoproduzione e attenzione alla sostenibilità ambientale – accoglieranno il pubblico e presenteranno le loro migliori collezioni.
Tra le novità botaniche in mostra: numerose varietà di achillea, agastache, echinacea, eryngium e sedum, piante fiorifere resistenti all’aridità e in grado di fronteggiare le temperature sempre più al rialzo, e le insolite Dalea purpurea, Dierama pulcherrimum, Euphorbia dendroides, Euphorbia donii ‘Amjillasa’, Euphorbia griffitii ‘Fern Cottage’. Ancora, tra le nuove piante per terreni aridi un’interessante collezione di cisti, come i rari e originali Cistus halimifolius (Cisto giallo) e Cistus ladanifer, medicinale e aromatico. Tra le piante di particolare interesse per la vegetazione e la fioritura autunnale ci saranno il maestoso Eupatorium capillipes ‘Elegant plume’ e il Phellodendron amurense, rutacea proveniente dall’Asia, albero deciduo rustico, con corteccia sugherosa, coltivato per il bel portamento e il fogliame aromatico.
Tra le proposte in mostra si potranno trovare anche i bulbi Tulipa specie, che si contraddistinguono per resistenza, fioritura e rusticità. Infine, tra gli stand ci saranno prodotti orticoli di nicchia – ai quali la Tre giorni riserva sempre attenzione e spazio – come il Porro Cervere, molto digeribile, dal fusto sottile, allungato, di colore bianco, dovuto alla particolare lavorazione manuale portata avanti da una trentina di coltivatori locali secondo le tecniche tradizionali.
Incontri e dialoghi con ospiti speciali arricchiranno l’esposizione. Filo conduttore dell’edizione autunnale 2022 sarà Il giardino possibile, tema di grande attualità. Giardini e orti, infatti, sono tra i primi testimoni del cambiamento climatico in atto e dei drammatici effetti del caldo e della siccità: il giardiniere si trova a misurarsi con una natura in trasformazione ed è portato a interrogarsi su come coltivare in queste difficili condizioni ambientali, come continuare a creare, seminando e piantando, e come favorire il germogliare, il fiorire e il fruttificare a fronte dell’emergenza idrica e dei limiti che ne derivano. Servono adattamento, creatività e sostenibilità, tematiche al centro di una serie di appuntamenti con esperti che si confronteranno, ad esempio, sui giardini e gli orti liberati dall’ordine e dagli schemi formali tradizionali per accogliere più natura e biodiversità; sul ruolo ecologico di giardini, orti e terrazzi nell’arricchimento della complessità biologica, in particolare nei contesti urbani; sul giardino a basso consumo d’acqua e attrattivo per la “natura di ritorno”; sugli animali da “invitare” nei giardini, sui terrazzi e in città a partire da alcuni progetti di valorizzazione attualmente in corso nei Beni del FAI.
Sempre legate al fil rouge del “giardino possibile” e delle sfide che il cambiamento climatico pone al giardiniere, saranno affrontate anche tematiche più specificamente botaniche: dai prati aridi, che selezionano una maggiore varietà di specie fiorite e uniscono bellezza e biodiversità per gli impollinatori, alle piante utilizzate per ampliare, anche nei giardini più piccoli, la stagione di fioritura e l’offerta di nettare, fino ai bulbi e alle sementi da mettere a dimora per garantire la diversità genetica e la riproducibilità per gli ospiti animali.