Un filo di seta corre lungo la storia di Palazzo Moroni: la fortuna della famiglia che lo ha costruito e abitato per quasi quattro secoli si fonda infatti fin dal Cinquecento sul commercio tessile, a cui si aggiunge nel Seicento la coltivazione del gelso, che campeggia nel suo stemma, che risuona nel suo cognome (morus in latino, murù in dialetto bergamasco) e che fiorisce in primavera nell’ortaglia del palazzo.
Un filo di seta attraversa anche le stanze del palazzo: si ritrova negli abiti dei personaggi dipinti nei capolavori di Giovanni Battista Moroni conservati al suo interno o nelle preziose tappezzerie che rivestono pareti e arredi.
Un filo di seta, infine, lega Palazzo Moroni al territorio, perché la produzione della seta per secoli è stata centrale nell’economia bergamasca: l’evento sarà infatti anche una fondamentale occasione per celebrare memoria e contemporaneità di un’arte nobile - sintesi di stile, artigianalità, genio creativo - che fa parte della storia e della cultura di questo territorio.
Tre giorni dedicati all’Arte della Seta attraverso il racconto affascinante delle fasi del suo ciclo naturale, passando per il ruolo centrale che la sua attività produttiva ha avuto per la storia e la cultura lombarda e per la fortuna della famiglia Moroni, fino alla narrazione delle sue declinazioni manifatturiere contemporanee e future.
Tra una giornata di studi, visite guidate speciali, laboratori tematici, incontri con autori ed esperti di design del tessuto, installazioni, percorsi espositivi e una eclettica mostra mercato, l’evento offrirà un racconto inedito del palazzo e del territorio, che coniuga il passato con il futuro attraverso la preziosa testimonianza di un’eccellenza antica.
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