Casa Macchi possiede una «bottega» su Piazza Sant’Ambrogio fin dall’Ottocento. Da allora si sono susseguite in questo locale diverse attività commerciali e artigianali: un pizzicagnolo, una macelleria, un parrucchiere, un laboratorio di sartoria e una cartoleria. Sulla piazza e lungo la Strada Maggiore, oggi Via Mazzucchelli, all’inizio del Novecento e fino al 1975, si contavano 25 tra negozi e botteghe, tra cui una drogheria, quattro fabbri ferrai, tre falegnami, una trattoria, una calzoleria, due forni per il pane, due macellerie, due osterie, un negozio di frutta e verdura, una pizzicheria e un negozio di maglieria.
Gran parte dei negozi che animavano il borgo di Morazzone oggi ha chiuso i battenti. Si tratta di un fenomeno diffuso in tutta Italia: i paesi si spopolano e i piccoli negozi chiudono, ma con essi rischia di spegnersi la vita del paese che perde servizi di comunità, luoghi di socialità e testimonianze della sua identità storica.
Per reagire a questo fenomeno il FAI ha deciso di aprire un piccolo negozio di paese: un emporio di generi vari a servizio della comunità, che dà nuova vita alla bottega storica di Casa Macchi, restaurata e riallestita con mobili recuperati da una vecchia drogheria di Milano, anch’essa costretta a chiudere i battenti.
L’emporio di Casa Macchi non è solo un esempio del recupero di un luogo storico, ma la proposta concreta e attuale di un modello attivo e partecipato di economia circolare con cui il FAI lancia un messaggio per il futuro, promuovendo buone pratiche, comportamenti e stili di vita sostenibili, che oggi è necessario adottare per reagire alla crisi ambientale. Qui trovate infatti alimenti sfusi, per ridurre gli sprechi e i rifiuti di imballaggi inutili, prodotti locali che sostengono l’economia del territorio, articoli realizzati con materiali riciclati, libri di seconda mano e idee per lavori «fai da te», in linea con i concetti di restauro, riuso e riciclo. Diteci cosa vorreste trovare in questo emporio, e noi ce lo procureremo…
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