Villa dei Vescovi è stata concepita e realizzata nel Cinquecento per dominare il teatro naturale dei Colli Euganei e per offrire da ogni prospettiva lo spettacolo della visione del paesaggio. Dimora d’ozio alla maniera degli antichi romani, dove trascorrere il tempo libero nel godimento della cultura e nella contemplazione della natura, è la prima delle ville venete, protagonista di una stagione straordinaria di questo territorio, che ha visto Padova emergere e competere con Venezia, Firenze e Roma nella cultura, nell’architettura e nell’arte. Hanno calcato queste scene personaggi come Alvise Cornaro, ideatore della Villa, il commediografo Angelo Beolco, detto Ruzante, l’architetto e artista Giulio Romano, fino ad Andrea Palladio: eccellenze della cultura e dell’arte, della scienza e della tecnica.
Progettata come un palcoscenico, concepita per la visione, come luogo più da ammirare che da vivere, la villa si presta oggi ad ospitare nuove eccellenze di questo territorio: realtà artigianali che si dedicano alla conservazione di saperi antichi e contemporaneamente al gusto della ricerca, coniugando tradizione e innovazione per ricavarne prodotti e manufatti unici. Sono storie di “eccellenze sostenibili” che da sempre utilizzano i materiali e gli strumenti del proprio fare senza cedere allo spreco, coltivando in maniera del tutto naturale qualità etiche fondamentali come la divulgazione di saperi e la salvaguardia dell’ambiente.
Vite di persone, dietro ciascuna creazione, che possono condurre a una conoscenza più consapevole del territorio e delle sue risorse: nel rispetto del prodotto, della terra e delle persone. Una vocazione alla sostenibilità, che l’umanista Alvise Cornaro, pioniere nel Cinquecento di un’etica ecologista, definiva sobrietà, anticipando di fatto quella cura delle buone abitudini improntate all’equilibrio, al risparmio e al riciclo delle risorse, che oggi potremmo definire sobrietà contemporanea.
Tra racconti e dimostrazioni dal vivo di antiche tecniche artigianali, un’installazione scenografica, un’esposizione di opere e manufatti, laboratori e visite guidate speciali alla scoperta delle arti e dei mestieri, l’evento sarà una vera e propria “messa in scena” del saper fare, per celebrare, insieme, l’incanto del fatto a mano.