CENSURA, MUSICA, REPRESSIONE 1938 – 1948: Il jazz tra totalitarismo e liberazione

CENSURA, MUSICA, REPRESSIONE 1938 – 1948: Il jazz tra totalitarismo e liberazione

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CENSURA, MUSICA, REPRESSIONE 1938 – 1948: Il jazz tra totalitarismo e liberazione
Incontri e convegni Appuntamento a cura di DELEGAZIONE FAI DI TORINO

Per il Giorno della Memoria con gli "Amici dell'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai" e "Fondazione Fulvio Croce" nella cornice di Palazzo Capris, prima della conferenza e del concerto si potrà visitare Palazzo Capris per scoprire gli interni del Palazzo.

CENSURA, MUSICA, REPRESSIONE 1938 – 1948: Il jazz tra totalitarismo e liberazione Lunedì, 29 gennaio 2024 Palazzo Capris, Via Santa Maria, 1 - Torino

Ore 17:00-18:00 visite a Palazzo Capris a cura dei volontari FAI

Ore 18:00-20:00 conferenza e concerto di musica jazz a cura di "Amici dell'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai" e "Fondazione Fulvio Croce".

Per il Giorno della Memoria vogliamo affrontare la questione da un’angolazione speciale in collaborazione con "Amici dell'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai" e “Fondazione Fulvio Croce” nella cornice di Palazzo Capris. A partire dalle ore 17:00, i volontari del FAI apriranno l'evento accompagnando il pubblico alla scoperta del Palazzo fino alle ore 18:00, inizio della conferenza. Le deportazioni e i massacri dei Campi sono strettamente collegati con la diffusione della cultura autoritaria, segnata da repressione razziale e culturale. Il jazz arrivò in Europa negli anni Venti e Trenta e significava libertà, improvvisazione, internazionalismo, apertura culturale. Ma dall’altra parte c’erano i sistemi totalitari, dove vigono il controllo delle regole, l’ordine, il nazionalismo, l’autarchia che hanno generato la censura e poi la deportazione nei Lager. In Italia, sino al 1935 era grande il suo successo presso il pubblico, in particolare tra le nuove generazioni, ma fu osteggiato dalla critica musicale fascista in quanto ritenuto un genere fuorviante proprio per i giovani. Dopo che, nel dicembre del 1941, gli Americani entrarono nel conflitto, fu guerra aperta anche al jazz, perché era nato negli Stati Uniti e aveva, oltre tutto, tra i suoi più famosi rappresentanti, musicisti neri o ebrei. Dal 1942-43 il jazz fu definitivamente censurato sia in Italia sia in Germania.

INTERVENGONO: Bianca Gardella Tedeschi, Professoressa Associata Diritto Privato comparato, Università del Piemonte Orientale

Marco Ravasini, musicologo e storico della musica

L’evento vedrà la presenza di una formazione Jazz che eseguirà brani musicali del periodo 1938-1948

ORARIO

TORINO, PALAZZO CAPRIS, VIA SANTA MARIA 1

H 17:00 VISITA A PALAZZO

H 18:00 CONFERENZA E CONCERTO

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.

Sarà possibile iscriversi al FAI oppure lasciare una donazione in loco. Non è richiesto un contributo per la partecipazione all'evento.

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