Più di mille anni di storia immersi in un parco ottocentesco da cui si domina lo straordinario panorama dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, angolo suggestivo del Canavese. Antica residenza dei conti Valperga, discendenti di Arduino, primo re d’Italia, il castello tramanda intatto il fascino di un glorioso passato che oggi rivive nei fastosi saloni, nelle camere private e nella preziosa biblioteca.
Il presepe del Castello e Parco di Masino è una scultura composta da diversi materiali: elementi in corallo e figure in gesso dipinto con abiti in stoffa sono incorniciati da una struttura architettonica in lamina di metallo. In origine le figure erano realizzate con piccoli pezzi di corallo uniti con la ceralacca: l’unico personaggio originale superstite, realizzato con questa tecnica, è l’angelo svolazzante tra i fiori a rosoni. Il manufatto è stato probabilmente realizzato a Trapani che, tra il Cinque e Settecento, è nota per la produzione di opere in corallo di grande qualità, molto apprezzate dai collezionisti e diffuse nelle corti di tutta Europa.
Non si sa come il presepe sia giunto al Castello di Masino. Si può ipotizzare che, considerato un prezioso oggetto di collezione, sia stato acquistato o donato a un membro della famiglia Valperga.
È da molto tempo esposto nella Galleria dei Poeti, come testimonia una fotografia della fine degli anni Venti che ritrae due bambini con la marchesa Vittoria Leumann Valperga, madre di Luigi, ultimo proprietario del Castello prima dell’arrivo del FAI.
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