È possibile lasciare una somma di denaro, un bene immobile o un bene mobile al FAI attraverso un legato, ovvero una disposizione testamentaria che non preveda la nomina del FAI come erede.
Non conta l'entità del lascito, conta lo spirito. Anche un piccolo legato può aiutare a perseguire grandi progetti.
Il testamento è un atto di libertà che ci offre la possibilità di scegliere a chi affidare il nostro patrimonio, senza correre il rischio che esso sia diviso secondo criteri definiti dalla legge ed ereditato anche da persone a noi meno vicine. Il testamento può essere fatto in qualsiasi momento della propria vita e modificato successivamente con semplici postille datate e firmate. Esso ha effetto solo al decesso del testatore e in quel momento avrà valore la stesura più recente.
Si definisce erede la persona fisica o l'ente al quale andrà l'intero patrimonio del testatore o una quota di esso. Il testatore può nominare più eredi e inserire disposizioni che attribuiscono legati ad altri.
Perché il testamento è un atto di libertà che crea un legame tra noi e il futuro dopo di noi. È un mezzo per far valere la nostra volontà anche dopo la morte, utile anche per testimoniare i nostri sentimenti verso le persone che abbiamo amato e le cose che nel corso della vita ci hanno emozionato, hanno contribuito alla nostra formazione culturale e hanno soddisfatto quei bisogni spirituali e quegli ideali che consideriamo fondamentali per la nostra qualità di vita. I valori che si possono proteggere attraverso il testamento non sono infatti solo materiali, ma anche ideali e culturali.
Arte e paesaggio sono risorse fragili: interessi economici forti, o peggio, avidità di varia natura possono costituire un attentato per l’integrità del nostro patrimonio culturale e delle bellezze che ci circondano. Una eredità che abbiamo ricevuto e che è nostro dovere conservare e trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, perché possano provare le stesse emozioni e ritrovare gli stessi valori culturali del Paese dove abbiamo avuto la fortuna di nascere. Per questo è importante non lasciarsi sfuggire l’occasione di proteggere questo patrimonio prezioso attraverso un lascito in favore del FAI: aiuterete la Fondazione a preservare il futuro del patrimonio d'arte e natura del nostro Paese e potrete tramandare in modo concreto i valori nei quali oggi credete e che vi sono particolarmente cari. Il FAI non si limita alla tutela e alla conservazione dei beni culturali, ma a questa originaria vocazione affianca importanti attività di educazione e di vigilanza sui principali temi legati alla cura dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio culturale, collaborando con le forze più attive della società civile e con le istituzioni.
Gli atti di donazione e successione effettuati a favore del FAI non sono soggetti ad alcuna imposta (art.3 D.Lgs.346/1990 modificato dalla L.383/2001). Le agevolazioni fiscali per i contributi in denaro sono previste nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR – DPR 22 dicembre 1986, n. 917, modificato dal D.Lgs.344/2003) e nel Decreto Legge 14.3.05 n.35, convertito in legge n. 80 il 14.05.05.