23 febbraio 2024
Come ogni anno l’incontro tra il FAI e la sua rete territoriale in occasione del Convegno Nazionale è anche l’occasione per riflettere su un tema di visione e gestione dei beni culturali, a partire dall’esperienza diretta della Fondazione.
Il 24 febbraio sul palco del Teatro Bellini di Napoli, oltre alle autorità del FAI – il Presidente Marco Magnifico, la Vice Direttrice Generale per gli Affari Culturali Daniela Bruno, il Presidente FAI Campania Michele Pontecorvo – il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e l’Assessore al Turismo della Campania Felice Casucci.
Aprirà i lavori un messaggio video del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Si avvicenderanno, inoltre, alcune tra le più eminenti personalità del panorama culturale italiano, tra questi: l’archeologo Andrea Carandini, la gallerista Lia Rumma, il Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Eike Schmidt, il Direttore degli scavi archeologici di Pompei Gabriel Zuchtriegel, il costituzionalista Michele Ainis, l’ex parroco della Basilica di Santa Maria e San Severo del Rione Sanità Don Antonio Loffredo insieme a Vincenzo Porzio, uno dei soci fondatori della Cooperativa sociale La Paranza – Le Catacombe di Napoli – entrambi in prima linea nella lotta per il riscatto delle periferie partenopee –, Michelangelo Russo, Direttore Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II, gli scrittori Marco Balzano (video) e Alessandro Mari, la giornalista Gianna Fregonara e altri.
Il tema è la valorizzazione del patrimonio, che nell’interpretazione del FAI non riguarda il valore economico, ma consiste nell’individuare e nel raccontare al pubblico il valore culturale dei beni: quel patrimonio immateriale, unico e originale, di identità e significato, che risiede nella loro Storia intrecciata con la Natura, e nelle tante storie che possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono.
Se questo valore sarà compreso e apprezzato, riconosciuto da sempre più cittadini, il patrimonio sarà tutelato con il contributo di tutti, com’è nella missione del FAI e nello spirito dell’articolo 9 della Costituzione su cui si fonda. Si tutela ciò che si conosce, infatti, e di cui si riconosce il valore.
La valorizzazione, pertanto, è un’attività culturale, ma con una fortissima missione sociale: l’educazione dei cittadini. Tende, infatti, allo sviluppo generale della cultura, che a sua volta genera sviluppo di competenze, di talenti e anche di imprese, con ricadute concrete, talvolta insperate, sul tessuto sociale e sull’economia locale; e mira alla promozione di una cultura sempre più diffusa della tutela e della cura di un patrimonio che appartiene a tutti.
Come individuare il valore culturale dei beni e raccontarlo al pubblico?
In quasi cinquant’anni di attività, con ormai 72 Beni gestiti in tutta Italia da una struttura di quasi 400 professionisti e migliaia di volontari che in ogni regione attuano e promuovono la sua missione, il FAI ha maturato un’esperienza sul campo, che in questo convegno spiega e condivide, pronto a raccogliere nuove visioni e utili spunti per il futuro. Il “racconto” è il cardine della valorizzazione culturale: per raccontare, però, bisogna essere innanzitutto padroni della materia, da cui l’attività di studio e ricerca sistematica e multidisciplinare promossa dal FAI sui suoi Beni; alla ricerca segue la narrazione, da sperimentare con strumenti sempre diversi, accessibili a tutti, in forme originali e sempre più attrattive, e che non si svolge solo a parole, ma passa anche attraverso le cose: attraverso i restauri, i riallestimenti e le manutenzioni, perché in fondo ogni attività in un bene culturale può essere occasione di un racconto, cioè di valorizzazione culturale. Un percorso quello della valorizzazione in continua evoluzione.
«È oggi a noi assolutamente chiaro che il restauro di un monumento architettonico o paesaggistico non è già il fine ma solo il primo, fondamentale, delicatissimo mezzo per consentire la realizzazione della nostra missione: educativa, sociale e culturale. Il nostro approccio è dunque cambiato evolvendosi verso un servizio non solo alle pietre ma anche alle anime, raccontando le tante storie racchiuse nel nostro patrimonio culturale e con ciò valorizzandolo sin dai primi momenti del suo recupero». Marco Magnifico, Presidente FAI
La missione sociale, educativa e culturale
La missione culturale, educativa e sociale della valorizzazione è dunque al centro di questo convegno, che il FAI ha concepito nella forma di tre dialoghi a tema con autorevoli ospiti del mondo della cultura, con una sezione dedicata specificamente a Napoli. Alla città, e alla prestigiosa sede in cui si svolge, il Teatro Bellini, è dedicata anche l’introduzione del convegno: l’intermezzo musicale di Domenico Cimarosa (1749-1801), il Maestro di cappella, eseguito da Maurizio Bove con l’Ensemble del Master di Musica Antica del Conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli.
Il XXVIII Convegno nazionale FAI è reso possibile grazie al prezioso sostegno di aziende illuminate:
Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, dal 2010 preziosa sostenitrice dell’iniziativa e impegnata insieme alla Fondazione in importanti attività di tutela e valorizzazione del paesaggio e della cultura del nostro Paese; Dolce&Gabbana, nuovo partner della Fondazione, che consolida la sua vicinanza al FAI per promuovere e valorizzare le eccellenze artigiane e le bellezze artistiche, architettoniche e paesaggistiche italiane. Un’importante partnership triennale, basata sui valori comuni di italianità, cultura, tradizione, educazione e bellezza.
Si ringraziano inoltre tutte le aziende sponsor del territorio, alcune già Corporate Golden Donor, che hanno accolto con entusiasmo l’appello di sostegno al FAI in questa importante occasione: Royal Group Hotels & Resorts, vanta diversi anni di esperienza nell’hospitality e meeting industry e rinnova la sua vicinanza alla Fondazione; Caffè Borbone, da sempre porta avanti la tradizione secolare del vero espresso napoletano raccontando l’amore per la nostra terra e l’impegno per l’eccellenza; L'Oro di Capri, Associazione per la tutela dell'olivo a Capri, progetto virtuoso di tutela del paesaggio e sviluppo sostenibile volto a recuperare l'antica vocazione di Anacapri alla coltivazione dell’olivo; Tecno, specializzata nella definizione di strategie e percorsi di sostenibilità d'impresa che opera a supporto delle PMI nella sfida della transizione sostenibile; Laminazione Sottile, storicamente attiva nella lavorazione e laminazione di prodotti in alluminio per cui la responsabilità verso la propria storia è uno dei valori fondanti, per guardare al futuro nel rispetto della tradizione; GMM Farma, operante nel settore farmaceutico, sostiene la Fondazione con il desiderio di promuovere la conoscenza, il rispetto e il senso di responsabilità verso l’ambiente, l’arte e la natura; La Doria, gruppo internazionale dal cuore italiano, leader nel settore della conservazione degli alimenti vegetali, da sempre valorizza e promuove le iniziative locali. Grazie anche a NHP, azienda nel settore dell'efficienza energetica che opera sul mercato dimostrando un impegno tangibile verso un futuro sostenibile e innovativo.
Ringraziamo il DIARC – Dipartimento di Architettura - Università degli Studi di Napoli Federico II e la Biblioteca di Area Architettura per la preziosa collaborazione e per aver ospitato le sessioni di lavoro di sabato 24, riservate ai Delegati e ai Volontari FAI. Ringraziamo inoltre tutti gli altri luoghi che hanno accolto i vari momenti del Convegno: l’Istituto Italiano di Studi Filosofici, l’Archivio di Stato, il Complesso di Santa Chiara, la Galleria Borbonica e il Teatro Bellini.
Un ringraziamento speciale a tutti i Delegati e Volontari della Presidenza regionale FAI Campania e della Delegazione di Napoli per la disponibilità e l’accoglienza.
Si ringraziano tutte le Istituzioni e i Relatori presenti. Emma Dante per la gentile concessione del visual del Convegno.
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