Viaggio tra le aperture delle Giornate FAI d'Autunno 2021

Viaggio tra le aperture delle Giornate FAI d'Autunno 2021

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Viaggio tra le aperture delle Giornate FAI d'Autunno 2021
In primo piano

07 ottobre 2021

Immaginate le Giornate FAI d’Autunno come una caccia al tesoro, in cerca di luoghi ciascuno con storie straordinarie da rivelare. Tra i 600 luoghi aperti in 300 città, il racconto dei più interessanti, curiosi e insoliti…

Tra le aperture di maggior rilievo delle Giornate FAI d’Autunno 2021

Roma

Apertura esclusiva per le Giornate FAI d’Autunno 2021 sarà Palazzo Chigi, sede della Presidenza del Consiglio dal 1961: l'eccezionalità della visita è data dalla possibilità di visitare alcune sale di difficile accesso da parte del pubblico, in uno del Palazzi iconici del Barocco Romano; adiacente a Palazzo Chigi, Palazzo Wedekind, realizzato nel 1838, oggi sede istituzionale dell’INPS e di solito inaccessibile, noto per le undici colonne ioniche del portico della facciata provenienti dalla città etrusca di Veio, custodisce l’importante collezione d’arte contemporanea dell’ente, che sarà visibile al pubblico per la prima volta. Il Casino del Bel Respiro, edificato nel parco di Villa Pamphilj da Alessandro Algardi nel 1644 per papa Innocenzo X e oggi sede di rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri durante le visite di Capi di Stato e di Governo.

Milano

il Nuovo Campus Bocconi, realizzato sull’area dell’Ex Centrale del Latte a firma delle archistar Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa, dello Studio SANAA di Tokyo, e progettato secondo criteri di biocompatibilità ed ecosostenibilità; e il seicentesco Palazzo Cusani - Sede del Comando Militare Esercito Lombardia - una sontuosa infilata di sale di gusto neoclassico.

Firenze

La cinquecentesca Villa Salviati, che oggi ospita gli Archivi Storici dell’Unione Europea e i Dipartimenti di Legge e Storia dell’Istituto Universitario Europeo; la sontuosa Villa Fontallerta, dimora privata sulle pendici della collina di Camerata, citata da Boccaccio nel Decamerone e ricca di arredi preziosi e affreschi. Dal suo giardino si gode un doppio affaccio, su Fiesole e Firenze.

Torino

La Scuola d’Applicazione dell’Esercito, che ha sede a Palazzo Arsenale, edificato nella prima metà del Settecento su progetto di Filippo Juvarra, che vanta un cortile di 66 metri, appena restaurato, e che ebbe tra i suoi allievi il matematico Lagrange, Cavour e generali come Lamarmora e Cadorna; solitamente aperte solo agli studiosi, si potranno visitare la sede e le aule del Polo Teologico, che dal 2013 unisce la Facoltà Teologica, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose e la Biblioteca del Seminario Metropolitano.

Napoli

Il settecentesco Palazzo Serra di Cassano, dove oggi si trova l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e dove in occasione delle Olimpiadi di Roma 1960 venne organizzato il famoso “Gran Ballo dei Re”; la Scuola Militare Nunziatella, il cui nome deriva dalla barocca Chiesa dell’Annunziata annessa al complesso, fondata da re Ferdinando IV di Borbone nel 1787 e oggi istituto per la formazione e l’addestramento di base.

Matera

La Scuola di Alta Formazione e Studio “Michele D’Elia”, parte dell’Istituto Centrale per il Restauro che fa capo al Ministero della Cultura, dove si preparano i futuri restauratori attraverso un percorso d’eccellenza caratterizzato da interdisciplinarietà, pratica e sperimentazione di nuove tecniche.

Venezia

Il complesso dell’Arsenale, nato nel Medioevo come cantiere navale della Serenissima, ricordato da Dante nell’Inferno e di cui saranno visibili aree normalmente non accessibili, tra cui il Salone degli Squadratori, imponente edificio di matrice settecentesca. I Chiostri dell’ex monastero di San Zaccaria, che dall’829 ha ospitato le religiose provenienti dalle più importanti famiglie patrizie della città, oggi sede del Comando Provinciale dei Carabinieri.

La Spezia

nella frazione di Cadimare si potrà accedere eccezionalmente alla Base Aeronautica, con la bellissima Palazzina Ufficiali, realizzata da Costantino Costantini con pregiati materiali. Da qui Filippo Tommaso Marinetti partì per i voli che gli ispirarono il Manifesto dell'Aeropittura futurista e l'Aeropoema del Golfo della Spezia. Sempre in Liguria, a Santa Margherita Ligure (GE) aprirà Villa Durazzo, nota per il suo parco secolare con collezioni di palme e di camelie, un tempo Grand Hotel dove soggiornò anche la regina Margherita di Savoia.

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Riflettere sulla tutela ambientale

Santu Lussurgiu (OR)

Durante le Giornate d’Autunno si potrà partecipare a un eccezionale percorso attraverso il territorio di Santu Lussurgiu, borgo situato a 503 metri s.l.m. ai piedi del versante sud-orientale della catena del Montiferru, tra i più colpiti dall’incendio divampato lo scorso 24 luglio, nel quale sono bruciati 650 ettari di parco su 750 totali. Fitti boschi di lecci, sughere, roverelle, noci, castagni e pruni selvatici che circondano l’abitato sono diventati un paesaggio lunare con un silenzio assordante, sia per la totale mancanza di bestiame da pascolo, sempre presente in questi territori, sia per quella di animali selvatici e uccelli. Danni gravi anche alle Cascate di Sos Molinos, un’area in cui erano attivi programmi di tutela e interventi per una migliore fruibilità del sito. La parte iniziale del percorso attraverserà alcune caratteristiche vie del centro storico per poi proseguire su una strada di penetrazione agraria, in un'area privata a cui non è possibile accedere generalmente, per arrivare a una delle zone devastate dalle fiamme. Il percorso, durante il quale si illustrerà ciò che sta succedendo ora nella fase di ricostruzione e rinascita del bosco, è volto a mantenere alta l’attenzione sul fenomeno degli incendi e sui loro effetti irreparabili attraverso storie di coraggio, eroismo civico e mutuo soccorso, di cui spesso sono protagonisti gli stessi cittadini. Ma non solo: l’itinerario consentirà ai visitatori di scoprire il passato millenario di Santu Lussurgiu, così pesantemente segnato nell'animo, come gli altri comuni vittime del fuoco, attraverso momenti di immersione nell'arte come balsamo alle ferite dello spirito.

Platania (CZ): Fra il perduto e il salvato. Pellegrinaggio sul Monte Reventino percorso dal fuoco

Il Monte Reventino è il più alto (m. 1417) fra i rilievi che compongono il Gruppo del Reventino-Mancuso, massiccio montuoso posto nell'immediato entroterra del Golfo di Sant'Eufemia, sul versante tirrenico della Calabria, che annovera alberi monumentali, formazioni litiche, gole fluviali, cascate e numerose specie di flora e fauna. Ricco di foreste di latifoglie e conifere, rappresenta un meraviglioso balcone sul mare, che offre al contempo splendidi panorami verso l'interno. Il percorso di visita proposto in occasione delle Giornate FAI consente di attraversare la foresta sommitale del Monte Reventino sia nella parte distrutta dal fuoco durante gli incendi della scorsa estate sia in quella che si è salvata. Due punti eccezionalmente panoramici consentiranno di contemplare il paesaggio, verso sud, della Piana di Sant'Eufemia e del golfo omonimo con le montagne delle Serre, dell'Aspromonte sino all'Etna e verso nord, della valle del Savuto e della Sila. Lo scopo della visita è innanzitutto quello di responsabilizzare le persone sul fenomeno degli incendi boschivi e, più in generale, sulla cura, la sorveglianza e la tutela del patrimonio ambientale e culturale, di cui tutti possiamo essere partecipi. Durante la camminata si parlerà di aspetti naturalistici e culturali, di paesaggio, di problemi di conservazione e valorizzazione.

Luoghi insoliti e poco conosciuti

Dalle Saline di Volterra (PI), coltivate fin dai tempi degli antichi etruschi e ancora attive, che si sviluppano su un’area di 65.000 metri quadri e dove si estrae il sale più puro d'Italia, alla Giudecca di Bova (RC), cuore dell’area ellenofona dove tuttora è usata la lingua parlata più antica d'Italia, il grecanico; nell’antico quartiere ebraico, documentato tra XV e XVI secolo, sorge il Museo della lingua greco-calabra che ospita documenti e installazioni incentrati sul patrimonio immateriale dei Greci di Calabria; dal Museo Bottega della Tarsia Lignea a Sorrento (NA), dedicato alla celebre scuola locale dell’intarsio, alla sua storia e ai maestri artigiani del XIX secolo, fino al percorso storico, ambientale e archeologico alla scoperta della Partecipanza Agraria a Nonantola (MO), una delle ultime forme di proprietà collettiva di terreni di origine medievale sopravvissute in Italia. Ancora, si potranno esplorare le terre del vino a Morro D’Alba e Montecarotto (AN), dove nascono i vitigni che danno vita a due eccezionali vini DOC, il Lacrima di Morro d’Alba e il Verdicchio dei Castelli di Jesi, in una visita che si snoda tra le tenute e alcune delle cantine più antiche delle Marche.

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