01 dicembre 2023
Situata nel cuore della Lombardia, tra la Pianura Padana e le Alpi Orobie, Bergamo è una città che affascina e sorprende con la sua storia millenaria, i tesori artistici, la bellezza paesaggistica e la vivace cultura locale.
In questo approfondimento ti invitiamo a scoprire il lungo e ricco passato della città attraverso il Museo delle Storie, una rete di sedi monumentali ed espositive collocate tra la Città Alta e la Città Bassa, che raccontano in sei tappe la sua evoluzione nei secoli dal punto di vista politico, economico, sociale e culturale.
Un percorso da non perdere, che agli iscritti FAI riserva una riduzione del 40% sul biglietto d’ingresso!
A pochi passi da Piazza Vecchia, in Città Alta, si trova il Convento di San Francesco che rappresenta un pregevole esempio di architettura conventuale medievale, ricco di tesori nascosti: il Chiostro delle Arche, quello del Pozzo e la Sala Capitolare svelano con i loro cicli di affreschi, realizzati tra il Trecento e il Seicento, la lunga storia di questo edificio. La terrazza panoramica offre allo sguardo l’imperdibile panorama dell’incontro tra la Val Brembana e Val Seriana.
In Piazza Vecchia si erge la torre civica, detta Campanone, che con i suoi 52,76 metri di altezza regala una vista estesa su tutta la città antica. Alla sua sommità è posta la più grande campana della Lombardia, il Campanone, che ogni sera alle 22.00 suona cento rintocchi a perenne ricordo della chiusura delle porte della città durante la dominazione veneziana.
All’ombra del Campanone, si trova il Palazzo del Podestà che racconta una storia dalle origini lontane: dagli scavi archeologici della Bergamo romana al piano terra, fino allo splendore del Rinascimento con gli affreschi del cortile interno, il cavedio.
Nelle sale del Palazzo è allestito il Museo del Cinquecento, un percorso dal taglio innovativo e multimediale dedicato alla Bergamo rinascimentale e al “secolo d’oro” della Repubblica di Venezia.
La Rocca, situata sul colle di Sant’Eufemia, sorge su uno dei luoghi più antichi di Bergamo.
Il suo imponente mastio è circondato dal Parco delle Rimembranze, uno dei polmoni verdi della città. Con l’arrivo della dominazione veneziana nel 1428 venne costruito il torrione circolare ed edificata la Scuola dei Bombardieri oggi sede del Museo dell’Ottocento.
Attraverso un ricco patrimonio di oggetti – dipinti, documenti, uniformi, armi, proclami, medaglie, fogli di propaganda (e non solo!) – si racconta l’epopea garibaldina, a cui la città è indissolubilmente legata.
Sempre in Città Alta, alle spalle di Santa Maria Maggiore, è situato in via Arena il palazzo della Domus Magna, sede della Congregazione della Misericordia Maggiore. Al primo piano ha sede il Museo dedicato al celebre compositore Gaetano Donizetti.
Attraverso partiture autografe, lettere, ritratti e oggetti, la visita al Museo Donizettiano permette di conoscere la vita, l’opera e la personalità di uno dei protagonisti del teatro musicale europeo del primo Ottocento.
Nel centro della Città Bassa, svetta il monumento dedicato alla memoria dei caduti della Grande Guerra. Al suo interno, un affascinante itinerario racconta la nascita del nuovo centro cittadino progettato da Marcello Piacentini e Giuseppe Quaroni nel 1907 per rispondere alle esigenze di funzionalità e modernizzazione. I lavori intorno all’area furono interrotti allo scoppio della Prima guerra mondiale. Alla fine del conflitto la Torre acquisì carattere pubblico e nel 1923 fu posta, tra il finestrone e l’orologio, la Statua della Vittoria, allegoria dell’Italia vittoriosa.
E infine eccoci alla settima e ultima proposta del nostro itinerario: Palazzo Moroni, il primo palazzo urbano acquisito dal FAI!
Dal 22 novembre 2023 questa dimora seicentesca nel cuore di Città Alta è finalmente visitabile integralmente dopo tre anni di restauri. I lavori hanno interessato i giardini (estesi con terrazzamenti panoramici ai piedi della Rocca civica), l’ortaglia (due ettari di campagna all’interno della città) e gli interni, straordinariamente conservati nelle decorazioni, negli arredi, negli oggetti e nelle opere d’arte della collezione di famiglia, che annovera tra i capolavori tre ritratti di Giovanni Battista Moroni (1521 circa-1579-1580): il Ritratto di Isotta Brembati, quello di Giovanni Gerolamo Grumelli, meglio noto come Il Cavaliere in rosa, e il Ritratto di signora anziana.
Per gli iscritti FAI l’ingresso è gratuito, così come negli altri Beni della Fondazione in tutta Italia.