14 luglio 2025
Garantire a tutti l’accesso ai luoghi di cultura e un’esperienza di visita significativa è una priorità per chiunque lavori al recupero e alla valorizzazione del patrimonio ed è con questo obiettivo che il FAI e Intesa Sanpaolo, attraverso il programma “I Luoghi del Cuore”, hanno sostenuto la realizzazione di Pombioli augmented experience. Per un’arte multimodale e inclusiva. Il progetto, di grande qualità, è dedicato all’oratorio della Beata Vergine Assunta di Calvenzano (BG), votata da 6.978 persone al censimento 2022.
Il pittore cremasco Tommaso Pombioli aveva realizzato nel 1623 del ricco ciclo affrescato che decora le pareti, il presbiterio e la controfacciata di questa chiesetta immersa nei campi, di particolare raffinatezza, come ben denotano sia l’estensione dei dipinti sia la sua architettura, che fanno dell’Oratorio un emblema dell'antica civiltà rurale della Bassa Bergamasca. Gli affreschi, ricchi di dettagli e con cartigli in volgare, erano destinati all’alfabetizzazione dei fedeli, mentre il porticato esterno fungeva come luogo di riparo, per peregrini e braccianti. Questi ultimi sfruttavano una roccia del porticato, ancora oggi visibilmente consumata, come pietra cote, che serviva cioè per affilare le lame degli attrezzi da lavoro.
Ma in cosa consiste la “augmented experience”? Grazie a diverse professionalità, dove allo studio si sono accompagnati lavori artigianali e nuove tecnologie, sono stati realizzati percorsi di visita inclusivi, integrati con quello tradizionale, adatti a persone con disabilità, anche cognitive e/o intellettive complesse, attraverso supporti fisici, digitali e sensoriali facilmente fruibili.
I visitatori non vedenti e ipovedenti possono “esplorare” il modellino tridimensionale e la planimetria in rilievo dell’Oratorio e le tavolette tattili raffiguranti alcune scene tratte dagli affreschi di Pombioli, lasciandosi avvolgere dalle essenze sprigionate dagli “olfattoria”, connesse simbolicamente alle immagini.
Anche i visitatori sordi possono godere della visita accedendo con il proprio dispositivo alla video-narrazione con sottotitoli e traduzione in Lingua dei Segni Italiana, mediante il QR code e il tag NFC posti sul pannello introduttivo situato all’ingresso.
I modellini e gli olfattoria, ispirati alle essenze che si incontrano nel Boscospino, un'area di 6.500 mq di grande valenza naturalistica che sorge nei pressi dell’Oratorio, offrono una visita curiosa e coinvolgente anche ai più piccoli, che avevano tra l’altro partecipato attivamente con le loro scuole anche alla raccolta voti durante il censimento.
Quello realizzato a Calvenzano è stato infatti un vero e proprio progetto di comunità, che ha coinvolto, oltre alle scuole locali, gli Alpini, che gestiscono da anni l’apertura dell’Oratorio, le associazioni, il Comune, la Parrocchia, alcune imprese e privati, insieme al Gruppo FAI Bassa Bergamasca. Nel percorso di progettazione sono inoltre state coinvolte le sedi bergamasche dell’ENS – Ente Nazionale per la protezione e l'assistenza dei Sordi e dell’UICI – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
È stato così raggiunto l’obiettivo di “ampliare la fruizione dell’Oratorio letteralmente a tutti: chi con pochi o tanti anni e a coloro che spesso vengono esclusi da questo tipo di esperienza”. Questo luogo ci ha svelato così “ciò che davvero abbiamo a cuore”, rimettere al centro le persone e rispondere a bisogni antichi con strumenti moderni, come ha commentato durante l’inaugurazione Don Gianluca Gaiardi, Delegato Vescovile per i Beni Culturali Ecclesiastici per la Diocesi di Cremona.
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