02 maggio 2022
L’incremento degli eventi meteorici estremi, legati al cambiamento climatico, contribuisce all’aumento del rischio idraulico producendo un grande quantitativo di acqua che scorre in superficie e che difficilmente viene contenuto, perché la pioggia arriva più rapidamente di quanto il suolo possa assorbire.
In Liguria, in particolare, il FAI sta lavorando in sinergia con il Comune di Camogli e il Parco di Portofino per prevenire fenomeni di dissesto idrogeologico significativi sul borgo e sull’Abbazia di San Fruttuoso e nell’area del Monte di Portofino.
Grazie al protocollo d’intesa siglato nel 2015 tra gli Enti, il FAI ha cofinanziato un progetto per la mitigazione del rischio idro-geomorfologico del Borgo di San Fruttuoso i cui primi interventi sono già stati realizzati grazie alle risorse di due bandi europei vinti dal Comune di Camogli, Interreg Marittimo – IT FR – Maritime e Progetto TRIG – Eau, concluso, e dall’Ente Parco di Portofino, Horizon2020 Progetto Reconect attualmente in corso.
Il tratto di muro in pietra a secco che sorregge il terrazzamento denominato “Giardino del Parroco”, antistante l’edificio della Canonica, di recente restaurata, presentava evidenti fenomeni di “spanciamento” nella parte sommitale. In passato questo muro faceva parte di un edificio andato perduto nel tempo, il dormitorio dei Monaci.
Lo stato di conservazione del muraglione ha richiesto un intervento urgente di messa in sicurezza: un’indagine eseguita di recente con un endoscopio ha evidenziato la presenza di vuoti tra il paramento murario e il terrapieno su cui poggia il terrazzamento. Un’ampia porzione di muro è sollecitata infatti dalle forti pressioni provocate dal terreno retrostante, che ne hanno provocato lo “spanciamento” della parte superiore. L’acqua, che nelle murature a secco tipiche della Liguria viene lasciata drenare naturalmente al di fuori, in molti punti era ostacolata dalla presenza di malta, impropriamente utilizzata in interventi passati. Dalle indagini eseguite si è anche scoperto che probabilmente in passato il muraglione era storicamente sostenuto da delle murature trasversali che ne aiutavano la stabilità, e che molte porzioni sono state ricostruite senza essere collegate appropriatamente alle parti esistenti. Tutte queste motivazioni hanno creato un forte dissesto murario, su cui si è intervenuti in maniera articolata: per consentire all’acqua del terrapieno retrostante di scorrere via sono stati realizzati dei fori nella muratura e uno scavo ai piedi della struttura, e per rafforzare la struttura sono state inserite delle catene metalliche, annegate nella muratura per circa 5-6 metri di profondità.
Grazie ai tanti italiani che hanno scelto di destinare il loro 5x1000 al FAI, e hanno inserito il nostro codice fiscale 80102030154, siamo stati in grado di sostenere questo intervento urgente di consolidamento del muraglione dei giardini terrazzati.
Nei mesi scorsi, su una proprietà del FAI in località Scogli Grossi a Punta Chiappa, tra il Ristorante Drin e il Ristorante Spadin, la Fondazione ha avviato una serie di interventi straordinari per la mitigazione delle problematiche idro-geomorfologiche che si sono manifestate in quella zona.
Dopo aver realizzato la pulizia vegetazionale del terreno, il FAI ha commissionato una relazione geologica preliminare da cui è emersa la necessità di intervenire per la stabilizzazione dell’area di proprietà della Fondazione.
Il FAI, i progettisti, la Direzione Lavori e l’impresa coinvolta tengono costantemente aggiornata l’amministrazione pubblica sullo stato di avanzamento lavori, proseguendo la fattiva collaborazione per terminare nel più breve tempo possibile gli interventi e ridurre il disagio degli operatori commerciali e residenti di Punta Chiappa. I lavori, condizioni meteo permettendo, stanno procedendo nei tempi previsti considerando che si lavora con molta attenzione e cautela a causa dell’instabilità del terreno che può portare alla mobilizzazione di masse detritiche provenienti dal monte.
Terminati gli interventi in località Scogli Grossi il cui importo è stato stimato in circa 100.00 euro, il FAI interverrà anche in località Pego a San Nicolò, con un intervento di mitigazione del rischio idro-geomorfologico su un terreno di proprietà con un investimento di circa 50.000 euro.
La messa in sicurezza del territorio si conferma una delle priorità del FAI, non soltanto in uno dei suoi Beni più rappresentativi, l’Abbazia di San Fruttuoso, ma anche nei terreni del Monte di Portofino, frutto di donazioni del passato, di cui la Fondazione si sta prendendo cura.