03 aprile 2024
Tra gli oltre cento vivaisti presenti alla Tre Giorni per il Giardino, nel 2024 ci saranno alcune interessanti novità: per il primo anno esporrà Lorena Franzi, agronoma e titolare della azienda agricola I fiori della Barisella di Momo (NO), nata nel 2020. Lorena porta avanti da sola il vivaio e da subito ha iniziato a coltivare piante dimenticate per giardini rustici, all’inglese. In particolare, si sta dedicando alla ricerca di varietà particolari di Dahlie, di cui ha raccolto 160 diverse tipologie. Ancora, Giulia Trentin e Alessandro Toppan, titolari di Zia Nina Flower Farm, arriveranno da Breda di Piave (TV) a Masino per raccontare la loro straordinaria attività: in due ettari di terreno coltivano fiori antichi in modo etico e sostenibile, nel rispetto della natura e della stagionalità di ogni varietà selezionata. I fiori seminati sono il frutto di una scrupolosa attività di ricerca e selezione che Giulia porta avanti stagione dopo stagione. Anche Davide Contis di Cactis, Minerbio (BO), porterà per la prima volta alla Tre Giorni le sue produzioni: esemplari indicati per giardini che non hanno bisogno di irrigazione, piante mediterranee e montane, piante succulente e cactacee resistenti al freddo, riprodotte – da seme o da talea – in un grande giardino roccioso “sperimentale”.
Molti espositori storici, affezionati alla Tre Giorni, torneranno anche nel 2024 e proporranno le loro nuove produzioni: tra questi, Il giardino delle essenze perdute di Marta Stegani di Canegrate (MI) presenterà una collezione di fucsie, di pelargoni – un piccolo numero di zonali a foglia colorata, rosebud e stellar – edere e qualche erbacea perenne da ombra; la Floricoltura Nifantani Liviana di Varallo Pombia (NO) proporrà piante e arbusti decorativi di stagione, da esterno, insoliti e rari come Davidia involucrata Sonoma, Cercis canadensis "Carolina sweetheart", Magnolia “champaca” Daphne in varietà, Vitex x Chicagoland Blue, Ginkgo in varietà; Il melo selvatico di Albugnano (AT) esporrà una piccola selezione di piante da orto con annuali da fiore, compagne dell'orto giardino, coltivate in modo sostenibile con uso di vasi biodegradabili, Hoyamia di Gattico-Veruno (NO) una collezione di hoya, di facile coltivazione, riprodotte per talee da pianta madre e semina di ibridi coltivati in serra. Ancora, Fiorichiari di San Pietro Mosezzo (NO) presenterà rose antiche e moderne, iris barbata, clematis e la nuova rosa Blue Girl; Glorio Annalisa di Diano San Pietro (IM) proporrà una collezione di rose botaniche e da bacca, una collezione di ibridi di rose persiche e una collezione di rose 2bee- friendly per popolare il giardino di insetti utili, oltre a materiali informativi con foto e indicazioni sulla procedura della coltivazione delle rose da seme.
L’Azienda Agricola Menzio Alessandro di Andezeno (TO) tornerà alla Tre Giorni 2024 con antiche cultivar di solanacee (oltre cento varietà di pomodori, peperoni, peperoncini), cucurbitacee (zucche, meloni, cetrioli), piante insettivore martynia insettivora, piante erbacee varie e numerose piccole novità come diverse cultivar di Gomphrena Globosa, in una collezione di antiche, particolari, autoctone, alloctone e rare varietà, ottenuta in decenni di ricerca, mentre Priola Pier Luigi di Treviso porterà piante erbacee perenni e graminacee ornamentali utili alla biodiversità di giardino sinergico e dinamico, oltre che a bassa manutenzione, e Renato Ronco di Torino collezioni di aceri giapponesi e cornus da fiore Taxodium, Podocarpus, Felci arboree e piante insolite. Rhododendron di Monteu da Po (TO) presenterà rododendri, azalee a foglia caduca, azalee japoniche e indiche e, in linea con il tema della manifestazione, alcune camelie e rododendri nati da seme e semi da regalare, mentre Maioli di Salvaterra (RE) proporrà 2000 varietà di piante da frutto antiche e classiche, viti antiche e senza trattamenti, frutti insoliti e del benessere, frutti nani e colonnari, e ancora frutti di bosco curiosi. Tarricone Graziella di Ciriè (TO) esporrà un assortimento di Petunia, anche di propria genetica, Calibrachoa e Verbena, annuali insolite e autodisseminanti, come fiordaliso, cosmos, papaveri e nigella e come novità la Cuphea procumbens 'Sweet Talk'; Un angolo di deserto di Castellaneta Vincenzo di Castel Focognano (AR) una collezione di piante carnivore di vari tipi, le ultime selezioni di Sarracenia e la pianta rara Brocchinia reducta; Vivai Verbene di Bene Vagienna (CN) alcune varietà di fiori per l’orto, belli e utili per la vigoria delle coltivazioni, perché attirano insetti amici e impollinatori e aiutano ad allontanare i parassiti, oltre a collezioni di pomodori antichi e dal mondo e di ortaggi particolari.
Il Vivaio Anna Peyron di Saskia Pellion di Persano Castagneto Po (TO), che da sempre ama proporre piante come quelle che ogni vero giardiniere vorrebbe trovare per il proprio giardino, porterà rose, ortensie, clematis e arbusti, tutti rigorosamente coltivati all'aperto senza uso di insetticidi e concimazioni chimiche per forzarne la fioritura. Il Vivaio Corazza di Lucia Cortopassi di Pietrasanta (LU) presenterà piante insolite dal mondo, collezioni di bromeliacee, araceae, begonia, tephrocactuss, sansevieria, stapeliae, paeonia, iridaceae, piante alimentari insolite e aspidistria, mentre presso lo stand del Vivaio G&B Buffa di G. Buffa di Poirino (TO) il pubblico potrà acquistare peonie arbustive, peonie erbacee, ibridi intersezionali di peonia in collezione, produzione realizzata in proprio, seguendo pratiche agricole integrate e con il minor uso possibile di fitofarmaci. Ancora, al Giardino di Famiglia di Rosanna Nicoletti di Sommo (PV) si troveranno 150 varietà di tuberi di dalie e alcuni abbinamenti creati ad hoc, 40 varietà di semi di fiori molti dei quali amici degli impollinatori (varietà americane), oltre a vasi di vetro riciclato per contenere i bulbi e i fiori di campo.
Tra gli espositori di oggetti e idee per il giardino, la Bottega di Betti di Villa Verucchio (RN), dove le competenze e i saperi artigiani si tramandano da tre generazioni, porterà manufatti unici, recuperati e proposti ad hoc per la Tre Giorni 2024: le Borraccine, vasi ricavati dalle borracce che sono appartenute ai soldati della Prima e Seconda Guerra Mondiale e che li hanno accompagnati, dissetati, forse salvati. Testimoni di quanto l’acqua sia necessaria alla sopravvivenza, le borracce rimesse a nuovo e decorate potranno essere utilizzare per annaffiare i fiori e trasmetteranno un messaggio di pace, speranza e poesia.
Da venerdì 3 a domenica 5 maggio 2024 al Castello e Parco di Masino
nei Beni FAI tutto l'anno
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