29 agosto 2025
Il FAI dedica all’arte della ceramica due importanti appuntamenti: mercoledì 17 settembre a Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno (VA) inaugura l’esposizione Andloviz, Biancini, Campi: l’ABC della Società Ceramica Italiana, realizzata dalla Fondazione in collaborazione con l’Associazione culturale “Amici del MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico” di Laveno Mombello.
Nell’ultimo fine settimana dell’esposizione – sabato 4 e domenica 5 ottobre – andrà in scena “Ceramica”, il primo grande evento che la Villa “di delizia”, a pochi passi dal Lago Maggiore, dedica interamente all’arte della ceramica tra una mostra mercato, dimostrazioni, laboratori e visite guidate speciali.
Due appuntamenti che rappresentano un vero e proprio omaggio alle collezioni ceramiche della Villa, espressione della quotidianità e del gusto degli storici proprietari e, al tempo stesso, alla grande tradizione manifatturiera del suo territorio. Un’occasione per valorizzare l’eredità di un’importante eccellenza culturale e avvicinare le nuove generazioni all’arte della ceramica.
Villa Della Porta Bozzolo conserva, infatti, un piccolo ma prezioso patrimonio ceramico, composto da una collezione di veilleuse, un gruppo di vasi da farmacia e un servizio da tavola prodotto da una delle realtà manifatturiere più significative del territorio: la Società Ceramica Italiana (SCI), fondata a Laveno nel 1856, a pochi km da Casalzuigno. Nata per la produzione di terraglie su larga scala, la manifattura lavenese è ricordata ancora oggi per la sua stagione aurea, tra gli anni Venti e Sessanta del Novecento, grazie alla collaborazione di architetti e artisti che la porteranno a competere con la Richard Ginori diretta da Gio Ponti per il primato dell’arte ceramica in Italia.
L’esperienza di questa stagione ha ispirato un’esposizione, diffusa tra le sale della Villa, che riunisce per la prima volta alcuni oggetti iconici progettati dai suoi tre protagonisti: Guido Andloviz, Angelo Biancini, Antonia Campi, capaci di trasformare semplici oggetti d’uso in vere e proprie opere di design. Per l’occasione, servizi da tavola, tè, caffè, candelabri, vasi e sculture, provenienti da prestigiose collezioni private, trovano posto su piani d’appoggio e arredi, in dialogo con ambienti e atmosfere della Villa. Un omaggio è dedicato a Marco Costantini, storico incisore della SCI e fondatore della Bottega Costantini, premiata con la Menzione Guido Andloviz, che si inserisce nelle attività del Premio MIDeC 2025, premio biennale per la ceramica contemporanea. L’esposizione è realizzata in collaborazione con l'Associazione Amici del MIDeC.
Nell’ultimo fine settimana della mostra – sabato 4 e domenica 5 ottobre – la Villa ospiterà per la prima volta “Ceramica”: una mostra mercato con dimostrazioni, laboratori e visite guidate speciali che coinvolgerà una selezione di artigiani, artisti e collezionisti con una proposta di creazioni di artigianato contemporaneo e pezzi di antiquariato tra sculture, complementi d’arredo e oggetti d’uso quotidiano. Per l’occasione, in corte e negli spazi del ristorante della Villa sarà allestito un café brocante, con esposizione e vendita di porcellane vintage, bevande e piatti stagionali, dolci e salati, dalla prima colazione alla merenda a base di torte, tè e tisane, fino all’aperitivo.
Si terranno dimostrazioni di tecniche e lavorazioni della ceramica in sessioni di tornio, rifinitura e smaltatura; laboratori tematici per adulti e bambini di modellazione, decorazione e pittura su ceramica e si potrà ammirare, grazie a un ciclo di visite guidate speciali, l’esposizione temporanea di opere della Società Ceramica Italiana, oltre al patrimonio ceramico custodito in Villa, con un affondo dedicato alla stupefacente collezione di tisaniere di Mino Baldissera, donata al FAI nel 2018.
La collezione, frutto di quaranta anni di ricerche a partire dagli anni Settanta, è composta da 208 pezzi che coprono un arco temporale di circa due secoli, a partire dal primo Ottocento. Molto ben rappresentata è la produzione francese – con opere delle manifatture di Sèvres, Limoges, Gien e Nast – ma anche quella italiana grazie soprattutto ai pezzi di Ginori. Un vero e proprio viaggio attraverso l’evoluzione del gusto tra Otto e Novecento: dalle veilleuse a torre di epoca Impero, passando per le forme ispirate all'architettura neogotica e alle raffigurazioni d’ispirazione orientale della prima metà del secolo, alle interpretazioni del barocco e rococò di epoca Luigi Filippo, fino ai manufatti con fusti a bulbo del periodo di Napoleone III.
Ti spettiamo a Villa Della Porta Bozzolo sabato 4 e domenica 5 ottobre 2025
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