Insieme per il futuro del Castello di Avio

Insieme per il futuro del Castello di Avio

Condividi
Insieme per il futuro del Castello di Avio
In primo piano

13 aprile 2023

FAI e Provincia Autonoma di Trento presentano un nuovo progetto di consolidamento strutturale e ampliamento dell’offerta di visita della roccaforte medievale che domina la Vallagarina dal XII secolo.

Oggi si apre un nuovo capitolo della storia del Castello di Avio, scritto a quattro mani dal FAI e dalla Provincia Autonoma di Trento. Nuovamente insieme nella tutela e nella valorizzazione del primo Bene donato alla Fondazione nel 1977 da Emanuela Di Castelbarco Pindemonte Rezzonico, FAI e Provincia hanno annunciato un nuovo consistente progetto che segnerà il futuro del castello medievale di Sabbionara d’Avio e che prevede interventi di consolidamento e messa in sicurezza delle antiche strutture e nuovi allestimenti per l’ampliamento e il miglioramento dell’offerta di visita.

Il cantiere aprirà il prossimo novembre e si concluderà entro il 2026.

Il progetto è stato presentato il 13 aprile nella Sala Baronale del castello dal Presidente del FAI Marco Magnifico e dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, insieme al Vicesindaco di Avio Alvise Salvetti, al Soprintendente per i beni culturali della Provincia Autonoma di Trento Franco Marzatico, al Direttore Restauro e Conservazione del FAI Paola Candiani e al Responsabile della Gestione Operativa FAI del Castello di Avio Alessandro Armani.

La Provincia Autonoma di Trento ha stanziato per questi lavori un contributo di 892.000 euro, a fronte di un intervento del valore complessivo di 1.190.000 euro: il 75% del totale, a cui il FAI aggiungerà la parte restante. Anche il Comune di Avio ha svolto un ruolo determinante, riconoscendo ufficialmente in questo progetto un’opera di interesse pubblico, che ha potuto così accedere a specifici fondi provinciali.

«Il Castello di Avio è il primo grande maniero a dare il benvenuto in Trentino ai visitatori, una sentinella sulla valle che offre un panorama imperdibile, in grado di spaziare quasi fino a Verona. Ma il castello non è solo un luogo fisico, un monumento da visitare, è anche un'istituzione che in questi anni, sotto l'attenta gestione del FAI, ha creato sinergie con gli altri luoghi di cultura della Vallagarina. Oggi siamo qui per presentare ufficialmente un intervento importante, al quale la Provincia ha contribuito con convinzione, e che consentirà di consolidare alcuni tratti della struttura e di renderne fruibili altri», queste le parole del Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

Per il Presidente del FAI Marco Magnifico

«il Castello di Avio è una delle pietre angolari della Fondazione. Primo Bene monumentale a entrare nella nostra grande famiglia – oggi ne curiamo, tuteliamo e valorizziamo oltre 70 in tutta Italia – rappresentò per noi un vero e proprio "banco di prova"; nel 1977 il FAI era appena nato e il complesso fortificato era poco più di un rudere. Oggi il Castello è una realtà consolidata, proiettato verso un futuro che lo vedrà, grazie anche alla Provincia e a tutte le Istituzioni, sempre più protagonista del territorio».

Il Castello di Avio è un fulcro e un simbolo del territorio: sorto in posizione soprelevata e strategica alle pendici del Monte Vignola, domina la Vallagarina dal XII secolo con la sua suggestiva mole, che si impone a chiunque entri in Trentino percorrendo l’autostrada del Brennero. Roccaforte medievale intatta, legata per sette secoli alla famiglia Castelbarco, vanta al suo interno un importante ciclo di affreschi trecenteschi di soggetto profano, e all’esterno un paesaggio di vegetazione rigogliosa – nel Cinquecento denominato Hortus Italiae, “Giardino d’Italia” – e di terrazzamenti coltivati con vigneti autoctoni.

Per queste ragioni il Castello di Avio è un monumento di grande valore per il territorio, sempre più noto e frequentato grazie al FAI che ha accolto nel 2022 38.000 visitatori: un record dall’apertura al pubblico nel 1979. Negli anni, alla gestione quotidiana si sono affiancati costantemente restauri e manutenzioni, e tuttavia, per via della sua speciale conformazione, data dalla morfologia del terreno e dall’antichità e dalla mole delle strutture, il Castello di Avio è un monumento fragile, che oggi richiede nuovi interventi di consolidamento e di messa in sicurezza, oltre che nuovi impianti, per garantire la conservazione e una migliore, e sempre maggiore, fruizione da parte del pubblico.

News correlate

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te