10 giugno 2024
In occasione della consueta riunione di metà anno dei Presidenti Regionali FAI, svoltasi giovedì 30 e venerdì 31 maggio presso la Cavallerizza, Sede FAI a Milano, i vertici della Fondazione hanno calorosamente salutato e ringraziato tre storiche Presidenti Regionali che con la fine di maggio hanno terminato il loro mandato pluriennale: Anna Lia Paravati, che vent’anni fa aprì la prima Delegazione calabrese del FAI, Roberta Cento Croce, che ha guidato il FAI in Liguria per un decennio e Maria Cattaneo Leonetti, punto di riferimento del FAI in Piemonte e Valle d’Aosta dal 2013.
Altrettanto sentito il benvenuto dato alle tre nuove Presidenti: Laura Carratelli per la Calabria, che assume l’incarico regionale rimanendo ad interim Capo Delegazione di Cosenza; Farida Simonetti, che si appresta a guidare il FAI in Liguria e Smeralda Saffirio Incisa, pronta a valorizzare il territorio e i volontari di Piemonte e Valle d’Aosta.
«Far parte del FAI è stata un’esperienza unica per tanti motivi. Quando, con un gruppo di amici, fondammo la prima Delegazione calabrese non immaginavo che avremmo avuto i risultati che in quasi due decenni abbiamo ottenuto.
Partimmo da pionieri, quasi sconosciuti sul territorio ma convinti che attraverso la nostra Fondazione avremmo potuto fare molto per valorizzare il nostro patrimonio culturale e ambientale.
Oggi, il FAI in Calabria è una struttura completa, fatta di persone appassionate, competenti, entusiaste di adoperarsi, con le loro eccellenti qualità umane e professionali, a scoprire e far conoscere i tesori calabresi non solo ai suoi abitanti ma a tutta l’Italia.
Ho scoperto molto anche io della mia terra che oggi apprezzo con maggiore consapevolezza e ho conosciuto persone eccezionali che hanno sostenuto con la loro forza la mia forza. Amo pensare che le cose più belle che ho ricevuto dal FAI sono le donne e gli uomini che ho conosciuto per il suo tramite, una famiglia allargata con cui condividere affinità che si sono trasformate spesso in affetto sincero, e lo sguardo entusiasta dei tanti Apprendisti Ciceroni che, orgogliosi dei loro tesori, li mostravano ai visitatori. Sentimenti ed emozioni che conserverò per sempre. Non sono mancate le difficoltà, ma ho sempre contato sui valori che sono alla base del nostro agire e sul sostegno della struttura centrale. Lascio il ruolo nelle mani di Laura Carratelli con la quale ho condiviso quasi sin dall’inizio il percorso, certa che saprà sostenere e guidare con competenza e garbo la rete territoriale calabrese e affrontare le sfide che attendono il FAI nel futuro».
«Sono molto grata al CdA e in particolare al nostro caro Presidente, e davvero onorata per questo nuovo incarico, anche perché succedo a chi ha letteralmente costruito il FAI in Calabria, dando vita a una preziosa rete di delegati e volontari e rappresentando al meglio la Fondazione.
Spero che la continuità con i valori ideali che hanno ispirato l’operato di Anna Lia, unitamente all’esperienza da me maturata in tanti anni come Capo Delegazione di Cosenza, e alla solidità dei rapporti con la struttura del FAI, possano essermi di ausilio nel curare sempre di più la rete territoriale calabrese, perseguendo il costante obiettivo di far conoscere, amare e difendere il patrimonio culturale e paesaggistico della nostra meravigliosa regione, che confido potrà ancora sorprendere grazie all’azione del FAI».
«Quelli trascorsi alla Presidenza del FAI Liguria sono stati dieci anni ricchi di momenti entusiasmanti e straordinari rapporti umani.
Ho avuto la gioia di essere vicina alle sei meravigliose Delegazioni e ai sei Gruppi Giovani liguri che hanno saputo valorizzare e raccontare sia la Liguria delle grandi evidenze culturali che quella dei suoi tesori tutti da scoprire.
Ho anche avuto il privilegio di incoraggiare e veder nascere progetti regionali comuni, che hanno diffuso il germe benefico della collaborazione all’interno della rete territoriale dei volontari, così da perseguire al meglio la missione di arrivare al cuore dei nostri concittadini nel nome del FAI, trasmettendone i valori di conoscenza, amore e tutela che lo caratterizzano. Auguro al FAI Liguria un percorso pieno di successi, certa che riceverà stimolanti spunti operativi dalla guida della nuova Presidente Farida Simonetti. Farida, ne sono sicura, avrà la gioia di scoprire nel FAI tutto il mondo di bontà e di bellezza che vi ho trovato io».
«È stato un dono davvero inatteso e gradito avere l’opportunità di tornare a far parte della grande realtà del FAI raccogliendo da Roberta Cento Croce il compito di Presidente Regionale per continuare, nella scia del suo operato, a promuovere la conoscenza del nostro patrimonio culturale.
Mi auguro di poter offrire un valido supporto al lavoro dei tanti volontari e dei gruppi giovani che compongono la Rete Territoriale ligure e grazie ai quali sono costanti e significative le iniziative di valorizzazione della nostra regione che è, tra l’altro, la seconda in Italia per numero di Beni FAI.
La sempre maggiore valorizzazione di questi Beni, perché ognuno diventi un punto di irradiamento della conoscenza del territorio e di riferimento per le comunità di cui è espressione, sarà per me una delle priorità da perseguire unitamente all’impegno, attraverso la scuola, per il coinvolgimento dei giovanissimi nella convinzione che sia fondamentale, per garantire il futuro del nostro patrimonio, la loro partecipazione consapevole».
«Ricordo molto bene il mio “primo giorno di scuola” come Presidente FAI Piemonte e Valle D’Aosta nel novembre del 2013: avevo deciso di conoscere i Capi Delegazione delle due regioni invitandoli a casa nostra all’una e per questi sconosciuti avrei anche cucinato qualcosa di buono.
Questo è stato il mio modo di affrontare l’incarico fin dal primo giorno. Poi, dopo colazione, ho tirato fuori i “cavalieri” con i nomi scritti e la relativa Delegazione per imprimere nella mia memoria un viso e un territorio!
Da quel giorno non ho mai smesso di pensare che siamo tutti amici intorno a un tavolo e che formiamo una RETE. Questa è la nostra forza. Questa è stata la mia bussola per oltre dieci anni.
Fin da quel primo giorno ho insistito che dovevamo “allargarci” sul territorio, diffondendo la nostra visione e costruendo rapporti nuovi più sui campi di bocce che nei campi dove si svolgevano le gare di golf.
Il futuro? Sarà testimoniato dalla stessa forza trainante di questi dieci anni: abbiamo accolto e fatta nostra la realtà telematica e la trasformazione digitale con souplesse anche se per molti di noi era un mondo sconosciuto. Abbiamo rivoluzionato il concetto di crescita culturale assimilando alla parola cultura la parola natura e questo ci fa sentire al passo coi tempi senza forzature ma con un naturale adeguamento epocale. Ci avviciniamo con i nostri PONTI a culture diverse dalla nostra, sempre più presenti nel nostro territorio, riconoscendo nelle altre storie alcune radici della nostra.
Abbiamo potenziato i Gruppi Giovani che sono la grande forza del territorio. Certamente la nuova Presidente Smeralda Saffirio Incisa saprà far crescere ancora il FAI, in Piemonte e in Valle d’Aosta. Di questo sono certa.
Io rimarrò con il cuore legato al FAI e sarò sempre disponibile perché quando si condivide una profonda passione il tempo da dedicare si trova sempre!»
«Sono grata dell’opportunità che mi è stata offerta e conscia dell’impegno richiesto da questo incarico. Ringrazio Maria Cattaneo Leonetti, che ha guidato il FAI Piemonte e Valle D’Aosta per oltre dieci anni con grande competenza e infinita passione, riuscendo a creare una struttura diffusa dal punto di vista territoriale, ma unita dal comune intento di tutelare e valorizzare il patrimonio storico e artistico di queste due straordinarie regioni.
Vorrei inoltre ringraziare i volontari che ogni giorno offrono al FAI tempo, energia ed entusiasmo. La cura e l’attenzione per i dettagli traspaiono non solo dalle siepi di bosso che ornano il parco del Castello di Masino, ma anche da quanto fatto con generosità e meticolosità dai volontari. Sono i volontari il vero patrimonio del FAI!
Il mio intento è quello di proseguire nel solco tracciato da Maria Leonetti Cattaneo e di contribuire a diffondere la conoscenza non solo di luoghi, ma anche di tradizioni secolari, di un territorio multiforme e ricco di storia. Basti pensare ai diversi dialetti che costituiscono un patrimonio linguistico, dalle radici antiche ma ancora vivo, da preservare e tramandare. Nel fare questo, spero di riuscire a coinvolgere un numero sempre crescente di giovani. Sono proprio i giovani, infatti, che dovranno portare avanti in futuro la missione del FAI, promuovendo la conoscenza e la consapevolezza del nostro patrimonio culturale e ambientale».
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