18 maggio 2021
«Si possono lasciare tante cose ai nostri figli o nipoti che possono perdere con il tempo valore e significato, ma credo che investire sulla bellezza del nostro patrimonio artistico e ambientale sia l’eredità più importante che lasciamo alle future generazioni. Siamo in un momento di grandi difficoltà economiche, ma anche di crisi culturale e politica, fattori che rischiano di mettere ancor più a repentaglio il “bene comune” ovvero la terra in cui viviamo, penso che ognuno di noi può fare un piccolo gesto per tutelare e far vivere il tesoro che abbiamo ereditato». Testimonianza di B.M.D.
Il FAI, proprio come il National Trust a cui si ispira, deve la sua esistenza a quanti hanno deciso non solo di regalare alla collettività e tramandare alle generazioni future un patrimonio di arte, storia e natura, ma hanno anche voluto trasmettere e farsi testimoni di quei valori che stanno alla base della nostra missione. Da oltre 45 anni, infatti, ogni donazione o lascito, dal più grande al più piccolo, ci permette di continuare a restaurare opere d’arte di rilevanza mondiale, proteggere habitat naturali fragili e in pericolo, tutelare identità storiche e culturali dei diversi territori italiani, mantenere, curare i nostri Beni e aprirne di nuovi.
Ricordarsi del FAI nel proprio testamento o fare una donazione è una scelta d’amore che l’arte e la natura non dimenticheranno mai. Un gesto che aiuterà a proteggere per sempre i tesori del nostro Paese e che lascerà un segno indelebile nel futuro.
Non conta l’entità del lascito, conta lo spirito. Anche un piccolo legato in denaro può aiutare a perseguire grandi progetti. Tutto è utile e importante per realizzare la missione della Fondazione.
Si può scegliere se dedicare la donazione a un Bene specifico oppure consentire al FAI di destinare il contributo laddove più necessario. Il lascito in denaro, per esempio, è una somma che verrà destinata dove c’è più bisogno. Si può eventualmente indicare un Bene o un progetto a cui legarla come ci raccontano i coniugi M.R.R. e A.P.M:
«Il patrimonio artistico italiano è sempre stato amato da me e da mio marito. Per noi lasciare al FAI è stato un modo per assicurare ai monumenti da noi scelti un tratto sicuro nel cammino della sopravvivenza. Ci auguriamo che tutti coloro che li visiteranno, come è successo a noi, si facciano coinvolgere dalla bellezza e vivano momenti di serenità. La nostra storia è preziosa e salvaguardarla, grazie al FAI, significa rispettare le future generazioni».
Si può lasciare anche un appartamento, una villa o un’area verde, venduti o messi a reddito per ricavarne risorse utili al perseguimento dei fini istituzionali, come ha deciso Giuseppe Metri che racconta la sua scelta di sostenere il FAI tramite un lascito di beni:
«Ho visto il FAI come un alchimista di bellezza: versa nel suo crogiuolo quel che noi gli diamo e ne trae gioia per gli occhi e la mente di tutti. Non è una cosa meravigliosa? Perciò ho versato qualcosa anch’io nel suo crogiuolo. E vivo più contento».
Oppure si possono lasciare mobili, arredi, oggetti, gioielli, collezioni di dipinti o opere d’arte che andranno ad impreziosire i nostri Beni o consentire che siano venduti a favore della missione della Fondazione, come testimonia il collezionista A.V:
«La mia motivazione per un lascito al FAI è semplice: come collezionista desidero che le opere che ho raccolto con passione non rischino di venire disperse sul mercato, ma rimangano esposte in ambienti degni alla vista delle future generazioni; e non esistono collocazioni più appropriate delle dimore storiche del FAI. Mi è sembrato naturale accompagnare la donazione delle opere con un lascito in denaro, a copertura delle spese cui il FAI andrà incontro per valorizzarle e a sostegno delle sue iniziative di tutela del patrimonio artistico e paesaggistico italiano che condivido pienamente».
Il testamento è lo strumento più importante e più completo per lasciare in eredità o in legato una somma di denaro, un bene immobile o un bene mobile, ma non è l’unico mezzo. Nella visita dei nostri Beni si possono notare targhe che rammentano le “donazioni o adozioni in memoria”: un modo per ricordare una persona cara affinché il suo nome rimanga legato alla salvaguardia dell’arte e della natura.
Destinare una parte di ciò che si possiede al FAI significa partecipare a una grande opera d’amore per le future generazioni, come ricorda il nostro Presidente Andrea Carandini:
«Il passato non è mai passato. È una torcia che illumina la via del nostro presente e una garanzia per il futuro dei nostri figli… Prepariamo una buona terra per loro».
Un lascito al FAI. Per l'arte, la natura, la bellezza. Per sempre.
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis