Conservare la memoria storica del Castello di Masino

Conservare la memoria storica del Castello di Masino

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Conservare la memoria storica del Castello di Masino
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07 luglio 2025

Grazie al contributo di Regione Piemonte, il Castello di Masino a Caravino (TO) è stato al centro di un intervento di conservazione e restauro che ha coinvolto due colonne portanti della sua storia millenaria: la Biblioteca Valperga e il fondo iconografico dell’Archivio storico.

Biblioteca Valperga: conservazione, digitalizzazione e restauro

La Biblioteca Valperga del Castello di Masino conserva circa 25.000 volumi editi tra la fine del Quattrocento e gli ultimi decenni del XX secolo. Notificata come bene di rilevanza nazionale nel 1988, è oggetto di costanti attività di manutenzione e tutela. Nel 2025, grazie ai fondi regionali, è proseguita la conservazione programmata della Biblioteca, con interventi su oltre 770 volumi, comprendenti spolveratura, controllo conservativo dei materiali e dell’arredo originale e pianificazione dei restauri.

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Per quanto riguarda il patrimonio librario, è stata portata avanti la campagna di digitalizzazione dei libri antichi della Biblioteca che ha previsto l’acquisizione e la riproduzione digitale di Proverbes, manoscritto datato 1796, appartenuto all’abate Tommaso Valperga di Caluso.

L’obiettivo è duplice: da un lato, garantire la fruibilità e accessibilità delle opere a un pubblico più ampio attraverso supporti digitali; dall’altro, conservare e preservare i materiali originali.

Infine, gli interventi di restauro hanno riguardato un nucleo di libri e riviste danneggiate in seguito ad alcune infiltrazioni dovute a eventi atmosferici straordinari. Il restauro, affidato a professionisti del settore, ha previsto l’analisi microbiologica e la rimozione delle muffe, la pulitura, il risarcimento di strappi e lacune, leggero spianamento delle carte e il restauro della coperta dei volumi dove necessario.

Restauro di libri e riviste danneggiate

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Il Castello di Masino e la famiglia Valperga attraverso le immagini: disegni, stampe, fotografie, filmati

Oltre ai libri, il progetto ha riguardato l’Archivio storico, costituito da 12.725 fascicoli raccolti in 1.099 faldoni e da un fondo iconografico, costituito da circa 1.700 unità tra incisioni, disegni, mappe catastali, progetti per il Parco e per il Castello.

Tra gli interventi più significativi figurano:

- il restauro di un album fotografico del XIX secolo, custodito nella Sala da Biliardo, contenente immagini storiche della famiglia Valperga. Il restauro ha incluso la pulitura, la ricostruzione dei supporti danneggiati e la creazione di una riproduzione fedele dell’album, oggi esposta al pubblico mentre l’originale è conservato in archivio.

- Il recupero e la digitalizzazione di un filmato in pellicola 8 mm degli anni Sessanta del Novecento: alcune scene sono state girate nel Salotto Rosso del Castello e riprendono membri della famiglia Valperga.

Il restauro dell'album fotografico del XIX secolo

Quasi 1400 schede di catalogo relative alle stampe e disegni della dimora) sono confluite nell’archivio multimediale delle collezioni del FAI, che ha adottato la piattaforma ComWork, per la gestione digitale unificata di tutto il patrimonio dei Beni della Fondazione.

Questo passaggio ha permesso un miglioramento nella fruizione, nella condivisione e nella conservazione digitale dei metadati. Le attività hanno riguardato anche la catalogazione di un lotto di fotografie d’epoca, acquisite nella piattaforma unificata e descritte secondo gli standard ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione).

Un modello di conservazione culturale

Il progetto, realizzato dal FAI con restauratori e conservatori specializzati e finanziato attraverso due bandi di Regione Piemonte, rappresenta un esempio virtuoso di come l’investimento pubblico possa contribuire alla tutela e alla fruizione del patrimonio culturale, rendendolo accessibile sia alla comunità scientifica che al grande pubblico.

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