Arquata del Tronto: stiamo restaurando gli affreschi interni

Arquata del Tronto: stiamo restaurando gli affreschi interni

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Arquata del Tronto: stiamo restaurando gli affreschi interni
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25 giugno 2024

Proseguono i lavori sul piccolo Oratorio di S. Maria del Sole a Capodacqua, frazione di Arquata del Tronto, scelto dal FAI a seguito del terremoto del 2016 per essere recuperato e restituito alla comunità, in uno dei centri più colpiti dal sisma.

Nel 2023, a distanza di sette anni e dopo diverse difficoltà amministrative, i lavori – eseguiti dall’impresa Piacenti S.p.A., diretti dall’architetto Bellesi della Soprintendenza Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016, e supervisionati dall’Ufficio Restauri e conservazione del FAI – sono cominciati, e si concluderanno nell’estate 2024.

La sagrestia e il campanile

All’esterno si è conclusa da poco la ricostruzione della sacrestia e del campanile, entrambi crollati dopo la seconda scossa di terremoto nell’ottobre del 2016. I conci di pietra, di varia grandezza e misura, sono stati conservati in un deposito a fianco all’Oratorio e catalogati, per poter essere riutilizzati a seguire. Una buona parte è stata usata per ricostruire le murature della sacrestia, e una parte sarà ricollocata sul campanile per ricostruire delle fasce marcapiano. I volumi di entrambi gli elementi architettonici rispettano la sagoma e le dimensioni originarie e sono stati progettati secondo la vigente normativa antisismica. Un intervento coraggioso, che ridona nella sua interezza alla comunità di Arquata un monumento tanto amato.

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Gli affreschi

Parallelamente all’intervento di restauro e consolidamento delle strutture murarie dell’Oratorio, si sta lavorando alla messa in sicurezza e al restauro dei 55 mq di affreschi conservati al suo interno, un ciclo di dipinti murali del XVI secolo realizzati da mani diverse, presumibilmente – almeno in una prima fase – sotto la supervisione di Cola d'Amatrice, un noto pittore, architetto e scultore locale.

Il lavoro ha richiesto un efficace coordinamento fra la squadra dei restauratori di materiali lapidei ed edili all’esterno e la squadra dei restauratori dei dipinti murali all’interno, estremamente degradati a causa del terremoto.
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In seguito alle due forti scosse che hanno colpito l’Oratorio, i dipinti si sono fessurati, molte parti si sono distaccate e tanti frammenti sono caduti dal paramento murario.

Le porzioni che erano solo parzialmente distaccate sono state fin da subito ricollocate in situ grazie all’utilizzo di bendaggi provvisori; i frammenti delle pitture caduti, invece, sono stati raccolti tempestivamente dagli archeologi e collocati in 24 cassette, conservate in Soprintendenza. All’inizio dei lavori queste sono poi state consegnate all’impresa, che le ha trasportate in laboratorio a Prato, dove una squadra di restauratori specializzati, che aveva precedentemente realizzato una campagna fotografica degli affreschi e un’accurata mappatura del degrado, ha iniziato a effettuare il paziente lavoro di riconoscimento dei frammenti, e a studiarne la ricollocazione. Attraverso le foto e la stampa dell’immagine dell’affresco in dimensioni reali, i restauratori stanno individuando l’esatta collocazione di ogni frammento. I dipinti sono così ricomposti e fissati sopra a dei pannelli di supporto, che vengono infine trasportati nell’Oratorio.

Qui, i dipinti sono ricollocati sulle pareti, e a seguito di stuccature e reintegrazioni pittoriche, ritrovano finalmente la loro configurazione pittorica originaria.

Si ringrazia Inner Wheel Italia, una delle maggiori organizzazioni femminili di servizio al mondo, che ha avviato una campagna di raccolta fondi a favore del recupero del Bene; Il Ponte Case d’Aste che ha confermato il suo prezioso sostegno anche in questa importante occasione e SAME Deutz-Fahr per il generoso contributo. Si ringraziano anche Andrea Fustinoni, Edoardo Subert e Lia Carli Faraguna per la concreta partecipazione.

Questo è solo uno dei 160 cantieri e progetti attivi in tutta Italia. Un investimento complessivo di oltre 10 milioni di euro che ha bisogno del sostegno di chi, come noi, ama l'Italia.

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