Arquata del Tronto: il cantiere dell’Oratorio della Madonna del Sole

Arquata del Tronto: il cantiere dell’Oratorio della Madonna del Sole

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Arquata del Tronto: il cantiere dell’Oratorio della Madonna del Sole
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06 marzo 2024

Il FAI prosegue i lavori nel cantiere di restauro dell’Oratorio della Madonna del Sole di Arquata del Tronto: un monumento identitario del paese, unico rimasto in piedi dopo la violenta scossa di terremoto del 24 agosto 2016.

Il 24 agosto 2016 una violenta scossa di terremoto ha devastato il Centro Italia. Come già fatto in occasione del sisma dell’Aquila, con il restauro della Fontana delle 99 cannelle, e di quello di Finale Emilia, il FAI ha partecipato subito all’emergenza con l’“adozione” dell’Oratorio della Madonna del Sole, sito a Capodacqua, frazione di Arquata del Tronto, uno dei centri urbani più colpiti dal terremoto: un monumento identitario del paese, molto amato dai cittadini, unico rimasto in piedi.

Su spinta del FAI, l’oratorio è stato messo in sicurezza dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione Civile. Il 30 ottobre 2016 una nuova fortissima scossa colpisce ancora Capodacqua: nell’Oratorio crolla il secolare campanile che era rimasto intatto dopo la prima scossa, ma grazie all’opera di messa in sicurezza dell’edificio l’architettura dell’Oratorio regge.

È da allora che, nonostante le difficoltà amministrative e di gestione degli interventi nelle aree terremotate, il FAI lavora tenacemente affinché il progetto di restauro – redatto dall’Ufficio Restauri e conservazione e dall’ingegnere Giuseppe Carluccio – si realizzi, ed è oggi che finalmente può davvero raccontare i lavori, iniziati lo scorso aprile.

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Il cantiere è suddiviso in due lotti che si stanno svolgendo in contemporanea: il primo, finanziato dal Ministero della Cultura e dai fondi ArtBonus, prevede la graduale liberazione del fabbricato dalle pannellature e dalle opere provvisionali per restaurare i paramenti esterni e interni e la ricostruzione della sagrestia e del campanile, con la realizzazione di una metallica sagomata come l’originale ma con un peso otto volte inferiore, in modo da reggere alle potenziali sollecitazioni. Il secondo, finanziato grazie alle donazioni raccolte dal FAI, riguarda il progetto degli apparati decorativi, in particolare degli affreschi, e la realizzazione di tutte le finiture.

Arquata del Tronto
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Due cantieri impegnativi, entrambi eseguiti dall’impresa Piacenti S.p.A. di Prato, con la Direzione Lavori dell’architetto Rosella Bellesi della Soprintendenza Speciale per le aree colpite del 24 agosto 2016 e dell’architetto Roberto Segattini, che proseguiranno fino al prossimo autunno.

Si ringrazia, Inner Wheel Italia, una delle maggiori organizzazioni femminili di servizio al mondo, che ha avviato una campagna di raccolta fondi a favore del recupero del Bene; Il Ponte Case d’Aste che ha confermato il suo prezioso sostegno anche in questa importante occasione e SAME Deutz-Fahr per il generoso contributo. Grazie ad Andrea Fustinoni con Fabio D’Amato e Edoardo Subert per la concreta partecipazione.

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