Accordo tra FAI e ANCI: un’opportunità per i territori italiani

Accordo tra FAI e ANCI: un’opportunità per i territori italiani

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Accordo tra FAI e ANCI: un’opportunità per i territori italiani
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21 ottobre 2022

Nell’ambito delle sue collaborazioni istituzionali, il FAI ha firmato un accordo quadro con l’ANCI per cooperare allo sviluppo e alla diffusione di buone pratiche e sensibilizzare i Comuni italiani sulla salvaguardia, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale e paesaggistico.

Sono 7.134 i Comuni aderenti all’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), rappresentativi del 94,7% della popolazione, un numero che dimostra il saldo radicamento nel tessuto sociale, geografico e culturale italiano.

L’ANCI promuove lo studio e l’approfondimento dei temi che interessano i Comuni e orienta la propria sensibilità a cogliere tendenze, mutamenti e nuove criticità su ogni aspetto riguardante la pubblica amministrazione e, come tale, è il soggetto più adatto ad attivare politiche di sensibilizzazione, coinvolgimento e divulgazione di informazioni nei Comuni da essa rappresentati.

In virtù di queste finalità, il FAI, che opera a livello territoriale attraverso Presidenze Regionali e Delegazioni locali, ha firmato un accordo quadro con l’ANCI per cooperare allo sviluppo e diffusione di buone pratiche e sensibilizzare i Comuni sulla salvaguardia, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano.

«Rafforzare il valore culturale dei nostri territori e la consapevolezza da parte dei cittadini - ha affermato il Presidente ANCI Antonio Decaro - è un proposito che ANCI e FAI condividono nei rispettivi statuti: vogliamo dare a questi intenti un’applicazione concreta e per questo motivo puntiamo nel più breve tempo possibile a condividere un piano di intervento sulla gestione del patrimonio italiano».

I Luoghi del Cuore

In particolare, l’ANCI promuoverà attraverso i suoi canali il Censimento FAI “I Luoghi del Cuore" che in dieci edizioni ha raccolto quasi 10 milioni di voti a favore di più di 39.000 luoghi in 6.504 Comuni: la più rilevante mappatura spontanea dei luoghi italiani da non dimenticare.

Al termine di ogni censimento il FAI sostiene una selezione di progetti proposti dai territori, con interventi di restauro e valorizzazione che hanno spesso portato alla nascita di circuiti virtuosi: per attuarli, infatti, si creano nuove reti tra portatori di interesse, che attraggono ulteriori finanziamenti e fanno convergere attenzione mediatica, idee ed energie sui verso i luoghi votati.

Negli anni il FAI ha spesso favorito collaborazioni con le amministrazioni comunali finalizzate all’attuazione di progetti di recupero e valorizzazione di beni culturali bisognosi di intervento, restituendoli alla piena fruizione dei cittadini e dei turisti.

Per questo l’ANCI si impegnerà a promuovere presso i propri partner istituzionali e nelle sue estensioni territoriali il FAI quale interlocutore nell’ambito delle attività di rigenerazione e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano e di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali, diffondendo anche le buone pratiche e le competenze acquisite dalla Fondazione in decenni di tutela e gestione dei suoi Beni.

Un’opportunità per i territori

Lo scorso 18 ottobre l’ANCI ha organizzato insieme al FAI il webinar “I Luoghi del Cuore. Un’opportunità per i territori”, dando voce a sindaci e assessori per condividere storie esemplari, rese tali grazie ai benefici che il Censimento innesca può generare sul territorio.

Come quella della Chiesa di Santa Maria Gesù Lo Piano a Polizzi Generosa (PA), di cui il sindaco Gandolfo Librizzi ha ripercorso la virtuosa vicenda di luogo oggi riportato all’attenzione del territorio grazie alla visibilità suscitata dal Censimento, che come ulteriore ricaduta positiva ha permesso di attrarre ulteriori fondi dalla Regione Siciliana e dal altri importanti portatori di interesse.

O come il caso della Basilica di Santa Giulia a Bonate di Sotto, nel Bergamasco, che l’assessora comunale alla cultura e istruzione, Francesca Monzani, ha portato a emblema di “motore sociale” in virtù del quale un’intera comunità locale si è mobilitata a supporto della candidatura a “I Luoghi del Cuore” 2018 attraverso la costituzione di un “Comitato Santa Giulia la Basilica”. Un’iniziativa spontanea che, grazie al successivo coinvolgimento del Comune di Bonate di Sotto e di Regione Lombardia, ha fatto rivivere questo sconosciuto gioiello romanico, dopo il restauro, con un programma di iniziative speciali tra arte, storia, musica e teatro, trasformandolo in luogo di aggregazione e palcoscenico di cultura.

E ancora, Massimiliano Ghimenti, sindaco del Comune di Calci (PI), ha ricordato gli esempi dell’omonima Certosa e del vicino Monte Pisano, ferito da un tragico incendio nel settembre 2020 e vincitore dell’IX edizione del Censimento, due luoghi identitari intorno ai quali la collettività locale ha ritrovato voce e coesione grazie a “I Luoghi del Cuore”.

«Quando la comunità risponde, i risultati non possono che essere straordinari», ha concluso Ghimenti, riassumendo in una frase l’essenza dell’accordo quadro tra FAI e ANCI. Un’opportunità, dunque, decisiva per i territori italiani, con particolare riferimento ai borghi delle aree interne e delle aree svantaggiate.

I Luoghi del Cuore

L'XI censimento è aperto, fino al 15 dicembre puoi votare i luoghi che ami. Tutti insieme possiamo salvarli!

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