Collocato in posizione strategica, nel così detto “Piano delle viti”, il castello fu probabilmente edificato dagli Oldofredi tra il XIII e il XIV secolo per il controllo del territorio e delle vie di comunicazione terrestri e lacustri. Il castello andò distrutto nel 1400 e non fu più riedificato. I recenti scavi archeologici ne hanno riportato alla luce il perimetro ben leggibile nella sua conformazione planimetrica grazie alla presenza di murature in parte visibili ed in parte occultate da terriccio e vegetazione, ma riconoscibili per l’andamento altimetrico del terreno. In occasione di questi interventi è stato ripristinato anche l’antico ponte levatoio.
All’interno della cinta muraria sorge la Chiesa di San Rocco. La struttura, ad aula unica, presenta alcune anomalie sia nella pianta, sia nelle murature che, soprattutto nella parte dell’abside, sembrano confermare l’ipotesi giù diffusa che si tratti di una costruzione innestatasi sulla preesistente Chiesa di Sant'Ambrogio.