Vinigo ha una bellezza semplice nelle sue strade, case e orti. Non ha negozi, ma possiede in abbondanza prati, campi e boschi. Non offre servizi particolari, ma dona impagabili spazi di solitudine e silenzio. Agli adulti consente di riassaporare i ritmi di vita lenti in sintonia con il succedersi delle stagioni; ai bambini permette di scoprire l'emozione di muoversi e correre in libertà. Vinigo ha il sapore della montagna vera che non si vende ai turisti, ma li accoglie per condividere esperienze, pensieri ... vita.
A guardarlo, soprattutto in certi periodo dell'anno, sale alle labbra un'unica parola per descriverlo: INCANTO !
Il bene che vorremmo salvaguardare in particolare è la chiesa di San Giovanni Battista che - fin dal 1929 - risulta inserita negli elenchi dei monumenti nazionali.
Il suo atto di nascita è datato 25 giugno 1493. Consacrata nel 1515, la chiesa è stata poi ampliata con una nuova navata agli inizi del 1700 e riconsacrata nel 1737. All’interno si conservano tre pale d’altare: quella dell’altar maggiore è attribuita a Francesco Vecellio, Madonna con Bambino tra i santi Giovanni Battista e Giovanni evangelista (1548); le pale degli altari laterali sono di Tommaso Vecellio, Madonna con Bambino tra i santi Antonio abate e Margherita (1618), e del pittore e intagliatore carnico Osvaldo Gortanutti, Madonna della Cintura e i santi Giuseppe, Agostino, Giacomo, Monica e Valentino (1670). La decorazione interna ad affresco è più recente (1934) ed è opera del pittore veneziano Carlo Alberto Zorzi.