VILLE STORICHE DI SAMPIERDARENA

GENOVA

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VILLE STORICHE DI SAMPIERDARENA
Nei primi anni del XVI secolo, I nobili genovesi riconoscono a Sampierdarena potenzialità naturalistiche e paesaggistiche e decidono di edificare sulla costa le proprie abitazioni di vacanza. Nel luogo che offre numerosi siti adatti a tale scopo, si intensifica un rapido e consistente incremento urbanistico, con costruzioni di grande pregio architettonico ed artistico. Molte torri medioevali, i vecchi baluardi di difesa della costa, vengono abbattute, trasformate ed inglobate in nuovi complessi. Si sviluppano così, nella fascia litoranea che affaccia sul mare e in parte sulle alture, in posizioni privilegiate, maestose ville immerse in contesti naturali notevoli. Le sontuose ville del patriziato genovese diventano la nuova immagine della zona, la quale pian piano assumerà fama internazionale, diventando meta di artisti e personaggi altolocati. Sampierdarena, nella quale si contavano all’epoca più di novanta palazzi monumentali, diviene la più importante località di villeggiatura della penisola. A testimonianza di quel periodo rimangono molte delle ville collocate soprattutto attorno all’asse viario di via Daste; in prossimità delle stesse si sviluppavano parchi terrazzati che risalivano la retrostante collina, con la parte superiore della proprietà adibita a fondo agricolo, con orti, frutteti, vigne e oliveti. La maggior parte di questi spazi verdi sono scomparsi con l’espansione edilizia del Novecento. La ricca committenza dell’epoca si avvalse dei nomi più illustri del panorama architettonico contemporaneo, lo sviluppo tipologico di tali architetture si deve infatti al perugino Galeazzo Alessi. Caratteristica di molte di queste dimore è la presenza di torri, isolate o inglobate nell’edificio principale. Particolarmente significativo il gruppo di tre ville cinquecentesche noto come "Triade Alessiana", Le tre ville, costruite dalle potenti famiglie genovesi Imperiale, Grimaldi e Lercari, sono conosciute rispettivamente con gli appellativi di "Bellezza", "Fortezza" e "Semplicità". Le trasformazioni urbanistiche e lo sviluppo industriale avvenuto a partire dell'800 hanno modificato radicalmente l'assetto originale delle ville, che vennero inglobate nel tessuto urbano. Al momento risulta un numero risibile di ville superstite, alcune delle quali risultano inutilizzate ed in attesa di essere valorizzate.
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