Provate a pensare di avere la possibilità di fondare una nuova città, da zero. Una nuova città che porterà per sempre il vostro nome. Come la immaginereste? Quali strutture e servizi avrebbe? Siamo qui per raccontarvi ciò che a partire dal 1878 un padre e un figlio hanno fatto per rispondere a questa domanda. «Ma, dov’è questa “nuova” città, perché è stata fondata e perché è così importante?» Nel Nord Italia, in Lombardia, a metà strada tra Milano e Bergamo, si trova una pianura delimitata da due fiumi: l'Adda e il Brembo. I due fiumi formano una penisola denominata “Isola Bergamasca” e, sulla sua punta, dove il fiume Brembo confluisce nel fiume Adda, si trova il nostro Villaggio. «Perché costruire un “nuovo” villaggio proprio qui?» Per l’abbondante presenza di acqua corrente che permette ancora oggi di generare energia, questo era il luogo perfetto per costruire un cotonificio. Qui due imprenditori tessili e filantropi, Cristoforo Benigno Crespi e suo figlio, Silvio Benigno Crespi decisero di dare vita al loro concetto di “città del lavoro ideale e moderna”. Il cotonificio ha operato dal 1878 fino al 2004 e dal 1995 l’intero Villaggio è un sito patrimonio dell’UNESCO in quanto esempio eccezionale di villaggio operaio della fine del XIX e dell’inizio XX secolo. Il sito è ancora straordinariamente intatto, il suo assetto urbanistico e architettonico sono pressoché inalterati, anche se nel corso degli anni alcune condizioni sono cambiate. «Ma cosa hanno fatto questi imprenditori per i loro lavoratori?» Gli abitanti del Villaggio erano solo i dipendenti della fabbrica e i loro familiari, in questo senso la vita della comunità ruotava tutta intorno al cotonificio, alla sua velocità. Era l’imprenditore a preoccuparsi di tutte le esigenze dei suoi dipendenti e delle loro famiglie. Questi bisogni includevano case con giardino e tutti i luoghi pubblici necessari a una reale e funzionante vita comunitaria: la chiesa, la scuola, l’ospedale, il circolo ricreativo, il teatro, dei bagni pubblici, una piscina, dei negozi e persino dei campi sportivi e un parco. Potreste crederci?! Quasi 150 anni fa! «Come possiamo visitare Crespi d’Adda? Se vi trovate a Milano o a Bergamo, trovate del tempo per visitare Crespi d'Adda. In alcune ore una guida esperta vi accompagnerà per il Villaggio, mostrandovi gli innumerevoli punti d'interesse come la Fabbrica, il Castello, la Chiesa, la Centrale Idroelettrica e molto altro. Questo vi permetterà di fare un viaggio indietro nel tempo. E forse, di fermarvi ancora a parlare con un cittadino di Crespi d’Adda che ha lavorato in Fabbrica o è il discendente di un dipendente. «E per quanto riguarda il futuro?» Per fortuna, Crespi d'Adda è tutelata dall'UNESCO, dal Parco Adda Nord, diversi vincoli paesaggistici e dalla Sovraintendenza delle Belle Arti. Il nostro desiderio è contribuire allo sviluppo di Crespi coinvolgendo la Comunità Locale con un'attenzione particolare allo straordinario ambiente umano e alla sua peculiare cultura. Partendo dalla domanda fatta all’inizio ora potremmo chiedere: «Cosa fareste per proteggere un tale tesoro? La nostra risposta è che dovremmo guardare a ciò che con lungimiranza Cristoforo e Silvio Crespi hanno inteso realizzare in passato e prenderne ispirazione per costruire un futuro che, seppure incastonato nel tempo attuale, tenga conto delle diversità di questo luogo. Abbiamo pensato a due progetti che sono visibili nella pagina del nostro Comitato.
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