Villaggio minerario sorto nella seconda metà dell’Ottocento e operativo fino agli anni ‘30 del Novecento, successivamente divenne un’azienda agricola. Il villaggio era una piccola città in miniatura con tutti i servizi per essere autonoma ( un piccolo spaccio di generi alimentari, un’infermeria e un ospedale). Tra gli edifici spicca la villa del direttore e la palazzina dell’ufficio tecnico con soffitti affrescati da detenuti austriaci della prima guerra mondiale. Ora è tutto in rovina, le particolari casette e le belle ville padronali sono sempre più fatiscenti e degli arredi interni rimane sempre meno. L’area è a forte rischio idrogeologico e va messa in sicurezza per impedire che il villaggio scompaia completamente sepolto dalle frane delle discariche minerarie situate più a monte.