Venne costruita tra il 1711 ed il 1714 come dimora estiva del vescovo di Belluno Giovanni Francesco Bembo e conservava fino alla fine dell'Ottocento, dei magnifici affreschi interni realizzati da Marco e Sebastiano Ricci. La scelta del luogo in cui venne edificata non è casuale poichè domina dall'alto la città di Belluno e la Valbelluna, mentre dà le spalle alle Dolomiti Bellunesi; proprio per la posizione panoramica è soprannominata "Villa al Belvedere".
Il complesso è formato da un corpo centrale a tre piani, sporgente rispetto alle due ali laterali originariamente destinate ad appartamenti per gli ospiti. la facciata principale è decorata con una scalinata e da due balconi in pietra sormontati da un timpano impreziosito da stucchi.
La villa è circondata da un grande giardino e il corpo centrale è anticipato da due scalinate che creano una sorta di cortile d'onore che scende lungo la collina naturale attraverso diversi terrazzamenti.
Nella parte posteriore l'edificio presenta un grande parco cintato da un alto muro in pietra decorato da alti alberi di specie differenti.