'La Torre' è situata all'estremo limite di San Mauro, al centro di quelli che furono i possedimenti rurali di proprietà dei Torlonia, un tempo amministrati dal padre di Giovanni Pascoli. Qui infatti il piccolo Giovanni vide tornare il 10 agosto 1867 la fedele 'cavallina storna' che riportava verso casa il padre, assassinato da sconosciuti al rientro dal mercato di Cesena. La famiglia Pascoli dovette a quel punto lasciare la fattoria Torlonia e tornare nella casa natale al centro del paese.
Nel 1974 il Ministero della Pubblica Istruzione ha dichiarato il manufatto di particolare interesse storico, sottoponendolo a tutela, come caratteristico (e ormai raro) esempio di villa romagnola del XVII°-XVIII° secolo, "...per il singolare impianto planimetrico della costruzione principale, lo splendido portone settecentesco ... e la torre che sottolinea l'ingresso principale del complesso ...".
Ai lati dell'edificio principale, sporgenti in avanti, due costruzioni minori: l'una serviva come abitazione del fattore (della famiglia Pascoli dal 1862 al 1867), come magazzino e ricovero per gli attrezzi; l'altra, sul lato opposto, è una chiesetta ottocentesca, rimasta intatta, dove ancora si celebrano Messe; nella parte posteriore, le scuderie e le stalle.
Con i Torlonia la Torre divenne un'azienda agricola modello e continuò a prosperare fino alla fine della seconda guerra mondiale; alla morte di don Giovanni Torlonia i nipoti vendettero la proprietà che fu per questo, nei primi anni '50, teatro di grandi lotte contadine volte a impedire che la tenuta venisse smembrata. I poderi vennero infine acquistati da singoli e l'edificio passò a privati che ne fecero un uso così degradante che presto il complesso si trovò in uno stato di grave rovina.