Quello che viene definito Sanatorio Maledetto si trova a Bioglio, un piccolo paese di nemmeno 1000 anime in provincia di Biella. La lussuosa villa con parco botanico costruita nel 1879 da Giovanni Battista Sella fu donata, tramite la federazione fascista biellese, al Duce che realizzò, come si usava all’epoca, un sanatorio per i malati di tubercolosi e fu inaugurato nel 1931. Bioglio venne scelto per l’aria buona, per la sua posizione collinare esposta a Sud ai piedi delle Alpi, ma al riparo dai venti. Alla fine della guerra passò allo Stato Italiano che dopo il 1962, tramite l’INPS, lo trasformò in casa di cura e prese il nome di Madonna Dorotea.
Attualmente il sanatorio di Bioglio è in stato di apparente abbandono. È completamente vuoto, ma di proprietà dell’ASL di Biella. È stato chiuso il 30 settembre 2013, all’epoca della chiusura si pensava dovesse diventare un REMS -residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza- cioè una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi. Sembrava tutto pronto, ma i tempi si sono dilatati e la necessità di un’ulteriore REMS in Piemonte è venuta a mancare: al momento non è possibile sapere la destinazione futura della struttura.