La residenza che Andrea Palladio costruì a Finale per Biagio Saraceno è una delle prime e meno sfarzose tra le ville palladiane tuttora esistenti. Palladio (1508-80) fu tra i più grandi architetti italiani del Rinascimento e certamente il più influente. Studiando approfonditamente l'architettura romana antica, Palladio cercava la chiave che gli consentisse di ricreare quello stesso splendore. Le sue ville interpretano in chiave rinascimentale l'ideale romano di fuga dalla città: sono il luogo ideale in cui trovare rifugio dal trambusto cittadino per poter condurre un'esistenza di campagna, autonoma e ben provvista di cultura. Questa villa-tenuta di campagna è rappresentativa sia degli aspetti connessi all'attività agricola sia di quelli legati alla cultura del Rinascimento italiano, aspetti che oggi in un certo senso non si ritrovano appieno nè nei progetti urbani del grande architetto nè in altre sue ville tuttora esistenti. Ciò rende la Villa Saraceno particolarmente significativa nell'insieme delle opere palladiane giunte fino a noi.