La villa, a 25 km da Potenza, risale all'inizio del I secolo, ma mostra tre fasi distinte di sviluppo. La villa della fase più antica (periodo 1), consisteva in una serie di ambienti disposti attorno a un cortile, con grandi focolari in due stanze e un canale che alimentava un piccolo mulino ad acqua, ad oggi il più antico rinvenuto al mondo. Abbandonata intorno al 220, la villa fu rioccupata e in parte restaurata, con l’aggiunta di un piccolo ambiente termale, una torre e altre stanze intorno al 350. L'edificio rimase occupato fin verso il 400 (periodo 2). Le fasi più tarde (periodo 3) rappresentano un importante stadio nello sviluppo dell'architettura domestica nel momento in cui si stavano abbandonando i canoni della villa classica per sviluppare nuovi tipi di edifici. Ricostruita dopo un terremoto nel 460, la struttura venne distrutta da un incendio, poco prima del 550 d.C.; dopo questo evento il sito non venne rioccupato.