Le origini della Villa si fanno risalire al XVII secolo: il catasto teresiano del 1720 testimonia che la Villa era costituita solo dalla parte della attuale proprietà Naggi. Sono stati costruiti successivamente prima il corpo "nobile" della Villa (con l'entrata da Piazza Baracca) ed infine il cortiletto della fontana (con l'entrata da Via S. Pietro). Anche il parco, posto dietro la Villa, è stato progressivamente ampliato: un muro divide ancora oggi la parte con il grande prato più rustica (costeggiata dalla Via Cavallotti) da quella strutturata a giardino ricca di essenze pregiate e con una impronta tipicamente "romantica".
Chi ha contribuito in modo determinate alla attuale situazione architettonica della Villa sono state la nobile famiglia di origine spagnola Ordoño de Rosales ed il Senatore Mario Abbiate. In particolare due sono le personalità che hanno dato una impronta a questa Villa: Gaspare Ordoño de Rosales ed il Senatore del Regno d'Italia Mario Abbiate.
La Villa oggi è in progressivo degrado.