L’area archeologica della Villa Romana di Contrada Palazzi di Casignana si estende per circa 15 ettari a monte e a mare della SS.106, e il suo nucleo centrale e monumentale, cui si riferiscono i ruderi oggi visibili, è rappresentato da una grande villa extraurbana, con ambienti termali e residenziali, che costituisce uno dei complessi più importanti di epoca romana dell’Italia Meridionale, e conserva il più vasto nucleo di mosaici finora noto in Calabria.
La villa, sorta nel corso del I sec. d.C. in un’area con tracce di frequentazione già greca, raggiunse il suo massimo splendore nel IV sec. d.C. quando copriva una superficie di circa 5000 mq ed era costituita di numerosi ambienti, disposti attorno ad un grande cortile. Ad oggi sono oltre 50 gli ambienti riportanti alla luce dagli scavi e fra questi, oltre alle sale per i bagni freddi, vi sono ben otto ambienti riscaldati ed altrettante vasche, tutti in ottimo stato di conservazione.
La villa di Palazzi di Casignana costituisce uno dei complessi archeologici di età romana più importanti nel Sud Italia, al di fuori dell’area vesuviana, perché oltre alla monumentalità del suo impianto, conserva il più vasto nucleo di mosaici finora noto nella Calabria romana. Si tratta di 25 ambienti pavimentati a mosaico (per 500 mq complessivi di superficie) che, accanto alle decorazioni alle pareti in lastre di marmo colorato provenienti da ogni parte dell’impero, ci suggeriscono la ricchezza della residenza.
Tra i meravigliosi pavimenti a mosaico c’è il tondo con la raffigurazione del Trionfo Indiano di Dioniso, che rappresenta un unicum: il dio è vittorioso, da solo su un carro trainato da una coppia di tigri colte in atteggiamento di riposo; accanto a loro un solo pastorello che tiene nella mano sinistra il bastone del viaggiatore, il pedum.