Villa Partanna si configura come preziosa testimonianza di quel che fu l’età aurea della bellezza aristocratica costruita nella perduta e magica atmosfera della Piana dei Colli.
Commissionata tra il 1722 e il 1728 da Donna Laura La Grua sposa di Girolamo Grifeo principe di Partanna, si propone come interessante e inusuale organismo planimetrico al centro del quale si erge il corpo residenziale a due piani fuori terra aggettivato in rigida simmetria assiale dall’elegante scalone a tenaglia a doppia rampa sinuosa semicircolare, come nelle ville Maniscalco e Spina.
La sua irregolarità in pianta si trasforma in alzato nell’occasione creativa di un organismo architettonico ancorato alla forza dirompente della visione prospettica accidentale tipica delle suggestioni urbane medievali in cui lo spazio del vissuto quotidiano si trasforma costantemente nella scoperta spaziale passo dopo passo, ma è la bellezza avvolgente del monumentale scalone a tenaglia a concedere al piccolo edificio una sorta di accelerazione centripeta singolare e dinamica tale da divenirne icona.