VILLA MURRI

PORTO SANT'ELPIDIO, FERMO

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VILLA MURRI
La villa venne costruita nei primi decenni dell’800 dalla famiglia Sinibaldi, una delle più antiche di Sant’Elpidio a Mare. Nel 1880 venne venduta al Conte Alessandro Maggiori. La villa comprendeva un casino padronale a tre piani, le soffitte e la grotta con un magazzino, la scuderia e la rimessa, i giardini, un boschetto, la casa d’affitto a un piano, una casa a due piani vicino al torriolo (diviso in tre piani), un’ulteriore casa e un fabbricato a due piani, la casa colonica con prato e terreno. Nel 1936 Cornelia Bonetti, moglie di Tullio Murri, divenne la proprietaria della villa. Nel boschetto della villa, Cornelia costruì una pista da ballo. Organizzava feste e cene in giardino con lunghe tavolate. Nel 1953 la villa venne trasformata nella Residenza Municipale di Porto Sant’Elpidio. Negli anni Sessanta, la villa ospitava la scuola media Galileo Galilei. Negli anni Ottanta, venne utilizzata come poliambulatorio della Unità Sanitaria Locale. Oggi, la villa è costituita dalla casa del padrone, da un lungo edificio che in passato era la stalla, dai magazzini e dalla casa dei contadini. Anche se di modeste dimensioni, l’edificio gode di un grande fascino che lo rende degno di una residenza patrizia. L’esterno della villa si presenta semplice: è costituita interamente da mattoni. Il giardino che circonda la villa è accessibile da due ingressi. Il primo si trova sulla via Umberto I dove in passato c’era un cancello centrale formato da quattro pilastri a forma quadrata. Il secondo ingresso, in cui è presente un vialetto che attraversa il fosso dell’albero, conduce al cortile dietro l’edificio. All’interno della villa rimane solo l’antico soffitto a cassettoni decorati nel salone dei ricevimenti.
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