Villa Mondragone, parte del complesso delle Ville Tuscolane, in posizione panoramica e circondata da un parco di 18 ettari, oggi sede congressuale dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Posta sui resti di un’antica villa appartenente alla famiglia dei Quintili, venne edificata tra il 1573 e il 1574 per volere del cardinale Marco Sittico Altemps, per ospitare la corte papale di Gregorio XIII, che proprio in questa villa promulgò la celebre bolla Inter gravissimas (1582), la riforma del calendario giuliano. A Gregorio XIII si deve il nome “Mondragone” riferito al drago alato, simbolo araldico della famiglia del Papa, i Boncompagni, usato come elemento decorativo nel palazzo e nel giardino. Acquistata dal cardinale Scipione Borghese nel 1613 e residenza dei Papi fino al 1626, fu successivamente abbandonata e nel 1866 venne acquisita dalla Compagnia di Gesù, che vi collocò dapprima la sede estera del collegio Ghislieri e poi il Nobile Collegio Mondragone, convitto per i rampolli di famiglie altolocate. Tra gli interni decorati che si potranno visitare con il FAI, la Retirata, la piccola costruzione residenziale edificata per il figlio del cardinale Altemps, due cappelle, la Sala delle Cariatidi e la Sala Rossa. Alcune curiosità caratterizzano e rendono unico il passato della Villa Mondragone, intrecciandolo a momenti cruciali della storia della scienza: qui Galileo Galilei diede una dimostrazione dell’utilità del suo cannocchiale, mentre Guglielmo Marconi effettuò alcuni importanti esperimenti di radiocomunicazione. Ancora, nel 2010 il Dipartimento di Fisica dell’Università di Tor Vergata ha installato nella biblioteca un Pendolo di Foucault, il più alto dell’Italia centrale.
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