Costruita nella prima metà del Settecento per volontà di Alvise Grifalconi, la villa fu al centro di diversi passaggi di proprietà che contribuirono a definire la struttura fino a farla divenire quella che oggi conosciamo. Nel 1721 fu venduta alla famiglia Maldura che ne fece la propria residenza di campagna. A questo periodo dovrebbe risalire la decorazione interna della villa caratterizzata da stucchi alle pareti e da fregi dipinti che richiamano le antiche grottesche di età romana. Alla famiglia si deve anche la sistemazione del parco con statue in pietra tenera e la costruzione di serre e di una limonaia destinate ad accogliere la collezione di piante provenienti anche dall'estero. Nel 1966 il parroco di Pernumia acquistò l'edificio e la trasfprmò in scuola materna, chiusa negli anni Novanta del secolo scorso. Di questo ultimo periodo rimangono, all'ultimo piano dell'edificio, le aule nelle quali si svolgeva l'attività educativa e i ricordi di chi le aveva frequentate.