Costruita all'inizio del 900 per accogliere gli eccessi estetici e decadenti del poeta francese concosciuto come Barone Fersen la villa, incorocio di neoclassico e liberty, è aggrappata alla rupe di Tiberio e gode di una vista incantevole su Marina Grande e il Golfo di Napoli. Eremo dorato, nascosta tra mirti e allori, ricca di richiami simbolici e di scorci romantici la villa nascosta tra i mirti è uno dei simboli del mito della Capri colta e pagana. Battezzata villa Lysis, in onore di Liside, il giovane efebo, discepolo di Socrate, la villa, in abbandono per decenni, è stata ristrutturata e aperta al pubblico nei primi anni 2000.